La Francia degli Europei di calcio ha paura. Paura di ripiombare nell'incubo del terrorismo, con le sventagliate di mitra nei quartieri chic di Parigi, come nella notte del 13 novembre, quando i killer dell'Isis attaccarono i locali della movida della capitale francese facendo decine di vittime fra i giovani e i turisti.
Per questo il sottosegretario al ministero per lo Sport, Thierry Braillard, ha annunciato nelle scorse ore che il governo avrebbe proibito ai bar e ai caffè di tutta la Francia di trasmettere all'aperto le partite degli Europei. Aggiungendo una motivazione che ha dell'inquietante: "Le forze dell'ordine - ha spiegato l'esponente dell'esecutivo - non sono in grado di garantire la sicurezza" dei tifosi.
Dichiarazioni che hanno sollevato un vero e proprio vespaio, tanto da spingere il ministro per lo Sport, Patrick Kanner, a correggere il tiro: "Braillard ha fatto una generalizzazione un po' frettolosa, il divieto è in vigore solo per i maxischermi in piazza e non per le televisioni nei locali pubblici."
I precedenti
Non sarebbe la prima volta che i terroristi scelgono di mietere le proprie vittime in eventi sportivi di massa. Durante la terribile notte del 13 novembre venne preso di mira lo Stade de France, dove Francia e Germania si affrontavano in un'amichevole davanti ad ottantamila spettatori. Un conducente di autobus morì in quell'occasione, per le esplosioni all'esterno dello stadio.
4671px;">Pochi giorni dopo, ad Hannover le autorità tedesche evacuarono il pubblico durante la partita Germania-Olanda a scopo precauzionale. Più recentemente, in occasione della finale di Champions League a Milano, le autorità italiane hanno deciso di non allestire il maxi schermo in piazza del Duomo proprio per ragioni di sicurezza.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.