Una ricerca condotta da Princeton e dall'università di New York ha fatto emergere che gli utenti over 65 sarebbero il veicolo di maggiore diffusione per le fake news, ovvero le notizie false "accalappiaclick"
La ricerca ha chiesto a 3500 persone di installare sul proprio smartphone un'applicazione che consentisse il monitoraggio dei comportamenti che ogni utente seguiva con il proprio profilo social Facebook: condivisione, likes ecc. Inoltre, agli iscritti al programma era anche richiesto il proprio orientamento politico e quello religioso. In questa maniera, secondo i ricercatori, era possibile vedere quali categorie di soggetti (oltre all'età) erano più "creduloni". La ricerca, pubblicata su un'importante rivista scientifica chiamata peer-reviewed Science Advances è stata condivisa sul profilo Twitter di Jeff Jarwis, un importante giornalista americano che ha concluso dicendo:"I bambini hanno ragione".
I've been eagerly awaiting the publication of this study, which found that people aged 65+ shared fake news at a rate seven times that of young people. The kids are alright. https://t.co/QkXehB51ef
— Jeff Jarvis (@jeffjarvis) January 9, 2019
L'8,5% degli utenti analizzati ha rilanciato almeno una volta contenuti palesemente falsi, fin qui tutto bene tranne per il fatto che se si vanno a vedere le fasce d'età in quella percentuale solo il 3% è tra i 18-29 anni mentre l'11% è over 65. Mentre quelli di età compresta tra i 45-65 anni si fermerebbero ad un 5,5%.
Il fatto che sorprende è anche l'appartenenza politica. Infatti, gli utenti che hanno rilanciato le fake news sarebbero per la maggior parte repubblicani (ben 18%) mentre i democratici sarebbero al 4%.
La ricerca ha sicuramente
bisogno di un'ulteriore lettura, è lo stesso professore che se n'è occupato ad affermarlo Andrew Guess ma dà buoni sbocchi per avviare studi successivi sul comportamento che ogni utente tiene quando si connette sul social.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.