Fingono di essere carabinieri per mettere a segno un colpo in un’abitazione della Riviera di Chiaia, tra le zone più lussuose di Napoli, ma i “falchi” della squadra mobile, attirati dai movimenti sospetti di alcune persone fuori l’edificio, sono riusciti a bloccare i rapinatori. Gli arresti sono stati effettuati stanotte. I poliziotti hanno fermato i sei pregiudicati, con indosso la divisa della Benemerita, che sono stati condotti al carcere di Poggioreale. Si tratta dei napoletani Salvatore Mauro, Alberto Cacace, Emiliano Brullino, Paolo Lo Giudice, Gaetano Vaccaro e del casertano Ciro Pizzo.
I malviventi avevano architettato il colpo nei minimi dettagli. Vestiti da carabinieri, una volta bussato alla porta dei malcapitati, hanno mostrato un decreto di perquisizione falso, intimando al proprietario di casa, che era in compagnia della moglie, del figlio e della nuora, di consegnare spontaneamente la droga che teneva nascosta se non voleva subire una perquisizione approfondita e vedere messa a soqquadro l’intera abitazione. Uno stratagemma che ha funzionato. L’uomo, pensando che i rapinatori fossero carabinieri veri, ha spalancato le porte dell’appartamento ai sei uomini, nel tentativo di dimostrare la sua totale innocenza. A quel punto i malviventi ne hanno approfittato e hanno preso il denaro depositato nei cassetti e alcuni oggetti di valore.
Intanto, ad attenderli giù per strada c’erano i poliziotti della squadra mobile, ai quali si erano aggiunte altre pattuglie, prontamente allertate.
I “falchi” avevano intuito che in quell’edificio si stesse consumando un reato e sono riusciti ad impedire ai rapinatori di fuggire, sbarrando la strada in entrambi i sensi di marcia. I malviventi sono stati trovati in possesso della somma di 5.450 euro, di un orologio Rolex e di altri oggetti preziosi.
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