Il fisco non dà tregua alle partite Iva. Le ha messe nel mirino l'Agenzia delle Entrate con una raffica di accertamenti fiscali: 100mila negli ultimi 12 mesi. A dare i dati di questa offensiva è Unimpresa. Di fatto l'85 per cento dei controlli riguarda proprio le partite Iva. In totale, gli accertamenti sulle partite Iva sono stati oltre 120mila e la stragrande maggioranza si è concentrata su importi di tasse contenuti: 65mila ispezioni (53%) su maggiore imposta accertata fino a 15mila euro, 30mila controlli (24%) fino a 51mila euro, 15mila verifiche (12%) fino a 155mila. Mentre nella fascia più alta, da 15.493.708 euro in su, ci sono state solo 31 verifiche su grandi gruppi societari. ''Dimostriamo, numeri alla mano, che lo storytelling del fisco amico è una fakenews. L'amministrazione finanziaria si accanisce coi più deboli e stringe patti, con la scusa della cosiddetta compliance, coi grandi gruppi societari, industriali e finanziari'' commenta il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci.
Secondo l'analisi dell'associazione, che ha incrociato dati della Corte dei conti e del ministero dell'Economia, nel 2016 il totale dei controlli fiscali sulle partite Iva sono stati 121.817: di questi, 2.367 (1,94%) si sono concentrati su grandi gruppi societari, 11.120 (9,13%) su medie aziende, 104.162 (85,51%) su piccole imprese e liberi professionisti, 4.200 (3,45%) su enti no profit.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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