Food e design, Carlo Cracco incontra Karim Rashid

Lo chef e l’archistar hanno cucinato insieme una pasta al pomodoro. Perché l’arte in cucina passa dalla semplicità dei sapori Made in Italy

Food e design, Carlo Cracco incontra Karim Rashid

di Carlotta Bizzarri

Il connubio perfetto tra cucina e design: lo chef stellato e famosissimo giudice di Masterchef Italia Carlo Cracco ha incontrato ieri lo stravagante e geniale archistar canadese Karim Rashid. Hanno cucinato insieme, fianco a fianco, sotto lo sguardo divertito del pubblico. La ricetta? Pasta al pomodoro, non proprio il massimo dell’originalità ad essere sinceri. Ma fatta ad opera d’arte. Uno ci ha messo l’estro e l’abilità ai fornelli. E l’altro? Ci ha messo le pentole. Ma non pentole qualsiasi, quelle della linea Hook che il designer di fama mondiale Rashid ha disegnato per TVS. Lo chef l’ha messo alla prova, senza risparmiargli qualche frecciatina (“Sai quanta acqua mettere nella (tua) pentola per cuocere la pasta?”). L’archistar dal canto suo, in abbagliante total look azzurro cielo e con le curatissime unghie smaltate di bianco, non si è affatto risparmiato, dimostrando anzi una certa capacità nel taglio (artistico) dei pomodorini per il sugo.

È successo ieri sera al Magna Pars Event Space di via Tortona 15 in occasione di ABCD (Arte Buona Cucina Design), l’evento più ghiotto del fuorisalone che vede, fino al 14 aprile, alternarsi ai fornelli grandi chef italiani come David Galantini, Aurora Mazzucchelli, Luciano Monosilio, Lucio Pompili. Oltre a Carlo Cracco, ovviamente. Show cooking ma anche appuntamenti per parlare della cucina d’autore e dell’arte, il tutto immersi negli allestimenti di design, come la cucina ad isola Prêt-à-Porter Manhattan di HOMMM, realizzata da Ricardo Antonio, le poltrone e le librerie in cartone riciclato di Corvasce Design, i grandi vasi scultorei di Serralunga e lussuosa amaca La Seóra, disegnata da Anthony Logothetis. Il progetto, che vede protagonista il concetto di Made in Italy, ha lo scopo di unire il mondo del design a quello del buon cibo, dando vita ad un esclusivo connubio fra arredi e show cooking.

“È un evento dedicato ai piatti e ai prodotti tipici italiani, a partire dalla semplicità: pomodoro, pasta e olio, - spiega David Galantini, chef del Caffè Ambrosiano di Milano che concluderà l’evento cucinando domenica 14 aprile la sua versione del risotto alla milanese – Facciamo tutto in questa settimana del Salone del Mobile per abbinare il design all’alta cucina. Perché anche la cucina rappresenta una forma d’arte”.

Io preparerò dei ravioli di parmigiano al profuno di lavanda, - dice Aurora Mazzucchelli, chef 1 stella Michelin del Ristorante Marconi di Sasso Marconi (Bologna) - e li farò triangolari: è questa la forma che mi è stata affidata. È così che l’arte entra in cucina: guardando al cibo non solo come prodotto ma anche come idea, creando sempre nuovi sapori, forme e colori”. Allora cos’è che lega il design al cibo?: “La creatività, la fantasia e la capacità di realizzare un progetto che abbiamo in testa.

- commenta Aurora Mazzucchelli – Senza dimenticare che, per divertirsi e sperimentare, quale base migliore su cui lavorare se non la pasta, emblema del Made in Italy?”.

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