Fuoriuscite sospette nel Gran Sasso: l'acqua torna potabile a Teramo e provincia

Le analisi fatte al Traforo del Gran Sasso hanno giudicato l'acqua non conforme e quindi non potabile. Dagli ultimi prelievi è tornata potabile. Assalto ieri ai supermercati nella provincia di Teramo

Fuoriuscite sospette nel Gran Sasso: l'acqua torna potabile a Teramo e provincia

Dopo i prelievi effettuati al Traforo del Gran Sasso, l'Arta ha giudicato non potabile l'acqua in uscita perché non conforme.

Per questa ragione a partire dal pomeriggio di ieri è stata effettuata la disalimentazione delle utenze nel seguenti comuni: Ancarano; Basciano; Bellante; Campli; Canzano; Castellalto; Castelli; Civitella del tronto; Colledara; Colonnella; Controguerra; Corropoli; Giulianova; Martinsicuro; Montorio al vomano; Morro d’oro; Mosciano.;Nereto, Notaresco, Penna s’andrea, Roseto, Sant''Omero; Sant’egidio; Teramo; Torano nuovo, Torricella sicura Tortoreto, Tortoreto, Tossiccia, Valle Castellana, Pineto.

Come riporta Il Messaggero, la Asl di Teramo ha confermato la notizia: "Le analisi eseguite dall'Arta su campioni prelevati dalla Asl di Teramo in data 8 maggio 2017 hanno rilevato una non conformità dell'acqua per odore e sapore non accettabile". I supermercati sono stati così presi d'assalto e in pochi minuti gli scaffali dell'acqua minerale sono rimasti vuoti.

Nella mattinata di oggi

l'allarme è rientrato: dopo altri prelievi l'Asl 4 di Teramo ha comunicato che " sono state revocate le limitazioni d'uso di acqua in rete disposte nel pomeriggio di ieri, dal Sian". L'acqua torna quindi a essere potabile.

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