Cronache

33 colpi in ville del nord-est: fermati tre pluripregiudicati albanesi

33 furti aggravati in ville ed abitazioni del nord-est e 70 reati predatori: sono i colpi commessi dalla banda del buco smantellata dalla polizia di Pordenone. Arrestati tre albanesi che avevano accumulato introiti per 1 milione di euro

33 colpi in ville del nord-est: fermati tre pluripregiudicati albanesi

Si erano specializzati nei furti in ville e abitazioni, un'attività che aveva fruttato loro introiti illeciti per circa un milione di euro. Ma alla fine sono stati identificati e arrestati. È quanto successo a una banda di tre albanesi fermati oggi dalla polizia di Stato di Pordenone, che ha eseguito arresti e perquisizioni in Friuli Venezia-Giulia, Veneto e Lombardia. I tre, pluripregiudicati per reati specifici, sono ritenuti responsabili di 33 furti aggravati in ville e abitazioni oltre a 70 reati predatori, commessi tutti a partire dallo scorso periodo natalizio per la maggior parte nelle province di Pordenone e Treviso. Tra denaro contante, gioielli, orologi, lingotti in oro, avevano accumulato un bottino milionario. Inoltre, le perquisizioni disposte dall'Autorità giudiziaria hanno portato al sequestro di pistole e munizioni, cariche e pronte quindi a essere utilizzate nel corso dei loro raid serali e notturni nelle varie abitazioni.

I mandati d'arresto dei tre ladri sono stati spiccati dalla Procura di Pordenone. Durante le indagini, le forze dell'ordine hanno individuato anche un flusso dei beni di cui si erano appropriati i tre albanesi verso il loro Paese d'origine, al fine di reinvestirli e riciclarli. Le bande specializzate nei furti nelle ville sono una piaga molto diffusa in Italia, in particolare nel Settentrione. Neanche due anni fa, nell'agosto 2017, in Lombardia erano stati arrestati cinque uomini - anch'essi di nazionalità albanese - accusati di furto aggravato in abitazione, ricettazione e detenzione illegale di armi.

Il gruppo criminale lavorava prevalentemente tra Lombardia e Piemonte ed era stato sgominato grazie alle indagini condotte dalle polizie giudiziarie delle Procure di Brescia e Milano.

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