Coronavirus

Gallera: "Nessun contagio in Rsa da pazienti trasferiti"

Fontana ha firmato il decreto di nomina della Commissione sulle Rsa. Il modo più trasparente per una seria valutazione.

Gallera: "Nessun contagio in Rsa da pazienti trasferiti"

Giulio Gallera, assessore lombardo al Welfare, oggi ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa, che il presidente della Regione, Attilio Fontana, ha firmato il decreto di nomina della Commissione sulle Rsa. Sarà presieduta dall’ex direttore dell’Agenzia per il controllo del sistema sociosanitario lombardo, Mauro Agnello.

La Commissione sulle Rsa

La Commissione comincerà a lavorare fin da subito e, come ha precisato lo stesso Gallera, “questo è il modo più trasparente, oggettivo e chiaro per fare una serena ma seria e scientificamente forte valutazione su questo tema. Si tratta di una commissione di altissimo valore, autonoma e indipendente che godrà della massima libertà anche sulle singole strutture per capire cosa hanno fatto i gestori delle Rsa che sono strutture private o fondazioni afferenti a enti locali quindi ai Comuni. Alla Regione spettano le linee guida, che la Regione ha fatto in maniera ampia con la delibera del 30 marzo, e di sorveglianza, e verrà valutata anche questa”.

E proprio sulle linee guida che la Regione ha emesso, l’assessore ha voluto chiarire che lo scorso 23 febbraio, la Regione ha dato le prime indicazioni per limitare al massimo gli esterni all’interno delle Rsa, anche i parenti degli ospiti. In data 8 marzo, una nuova comunicazione ha chiuso ulteriormente le strutture agli esterni, specificando anche come dovevano essere trattate le persone all’interno con sintomi simili a quelli influenzali, o positive al coronavirus. Dovevano essere tutte messe in isolamento.

“Nella stessa delibera, data la necessità di decongestionare gli ospedali, abbiamo chiesto alle strutture private, comprese le Rsa la disponibilità di ospitare pazienti covid in via di guarigione e con sintomatologie non gravi. Condizione indispensabile per candidarsi era però possedere padiglioni o strutture indipendenti con relativo organico indipendente. Solo 15 Rsa su 708 presenti sul territorio regionale si sono offerte per un totale di 147 pazienti, su 60.000 a disposizione” ha precisato Gallera.

Gallera: "Alcuna contaminazione"

L’assessore lombardo ha inoltre precisato che non vi è stata alcuna contaminazione da parte dei pazienti trasferiti dagli ospedali. Strutture ospedaliere e pronto soccorsi erano ormai zeppi di ricoverati e mancavano i posti letto per curare altre persone. L’indicazione di mettere in isolamento gli anziani risultati positivi nelle Rsa, o anche solo con sintomi influenzali, era necessaria anche per evitare che questi venissero trasferiti in pronto soccorso, con un maggior rischio per la loro vita.

Sul numero limitato di tamponi fatti e sui decessi avvenuti nelle Rsa della Lombardia, Gallera ha ribadito: “Qui noi abbiamo avuto, solo in Lombardia, un virus diffuso in tutta la regione da gennaio, che ha portato la mortalità a essere molto alta. Il problema è che queste persone sono morte, non che abbiano fatto o non fatto il tampone.

Abbiamo fatto isolare tutte le persone che manifestavano sintomi, ma certe fragilità non sono neppure in grado di sopportare terapie intensive".

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