Genitori in lite tra Parma e Calabria, due fratellini non vanno più a scuola

Nuovo caso di pessima burocrazia: il papà li ha iscritti a Parma, la mamma separata li vuole iscrivere in Calabria. In attesa che il Tribunale decida, non frequentano

Non solo Leonardo. La storia del piccolo padovano prelevato con la forza a scuola per essere consegnato al padre sta sollevando il velo sulla lunga serie di guerre e di complicazioni buriocratiche che finiscono per sfogare i danni peggiori proprio sui figli contesi.
L’ultimo caso riguarda due fratellini calabresi, che non vanno più a scuola perché non possono iscriversi a Catanzaro Lido, dove abitano con la mamma.
Anche in questo caso, situazione ingarbugliata. È’ la storia di due fratelli di 11 e 13 anni contesi dai genitori. Affidati dal tribunale al padre, i due bambini vivevano con quest’ultimo a Parma, dove risiedeva la famiglia prima della separazione. Ma la madre, dopo la separazione, è tornata in Calabria, e da questa estate i bambini si trovano con lei.
La vicenda, riportata nell’edizione online del "Quotidiano di calabria“, sta facendo parlare molto nella regione e non solo.

I due ragazzi, secondo quanto riporta il giornale calabrese, non possono frequentare la scuola di Catanzaro: l’istituto di Parma dove sono iscritti non ha rilasciato il nulla-osta per il loro trasferimento in Calabria, perché il padre ha diffidato il dirigente scolastico a procedere in tal senso. Intanto si attende il provvedimento definitivo del tribunale di Parma sulla collocazione definitiva dei bambini: saranno ascoltati sabato prossimo insieme ai genitori.

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