Cronache

''Ha picchiato un bengalese''. Marco Bianchi a processo

Il più piccolo dei fratelli Bianchi, Marco, sarà in aula giovedì per rispondere dell'accusa di lesioni aggravate ai danni di un uomo di nazionalità bengalese

''Ha picchiato un bengalese''. Marco Bianchi a processo

È un ''curriculum'' tutt'altro che degno di nota quello di Marco Bianchi, uno dei fratelli indagati l'omicidio volontario di Willy Monteiro Duarte, il 21enne di origini capoverdiane massacrato con calci e pugni nella notte tra il 5 e il 6 settembre a Colleferro, in provincia di Frosinone. Giovedì prossimo, dovrà presentarsi in aula a Velletri per rispondere dell'accusa di lesioni gravi ai danni di un bengalese, pestato in concorso con alcuni amici circa due anni fa.

Marco ''ha picchiato un Bengalese''

Stavolta non c'erano né il fratello Gabriele né Francesco Pincarelli e neppure Mario Belleggia a dargli manforte. Marco avrebbe picchiato lo straniero, un uomo originario del Bangladesh, couadiuvato da due amici dell'epoca. Il pestaggio risale, infatti, al 1° maggio del 2018. E, anche in quel caso, il branco avrebbe picchiato forte, tanto che alla vittima sarebbe stata refertata una prognosi superiore ai 20 giorni per le ferite riportate. Stando alle prime ricostruzioni, pare che le percosse siano state inflitte in modo del tutto gratuito. Per questo episodio specifico Marco dovrà presentarsi in tribunale a Velletri il prossimo 24 settembre e rispondere dell'accusa di lesioni aggravate dai futili motivi. Ma è molto probabile che non si presenterà al processo dal momento che, in circostanze come questa, è possibile procedere d'ufficio. Al momento, è in rinchiuso nel carcere di Rebibbia per l'omicidio di Willy.

Risse, pestaggi e aggressioni

Emergono dettagli sempre più macabri e inquietanti sui trascorsi violenti dei fratelli Bianchi. Si allarga a macchia d'olio il carico di reati ipotazzibili - ed eventualmente imputabili - ai due sospetti assassini di Willy. Le indagini condotte dai carabinieri, col trascorrere dei giorni, fanno emergere una sequenza quasi seriale di pestaggi e soprusi. Gran parte delle presunte aggressioni si sarebbero consumate tra Artena e Lariano dove sia Marco che Gabriele avevano il loro ''giro di affari'' e compagni di scorribande. Ci sono ben sette fascicoli aperti in Procura che li riguardano, una sfilza di procedimenti per cui sono stati o saranno chiamati a rispondere a partire dai prossimi giorni. Stando a quanto riporta l'edizione odierna de Il Messaggero, Il 13 aprile del 2019, avrebbero pestato di botte un indiano, anche per questa vittima la prognosi è stata superiore ai 20 giorni. In quella occasione, secondo la ricostruzione, erano in auto con altri due ragazzi e, mentre sfrecciavano per le strade di Velletri, per poco non mettevano sotto un gruppo di indiani che stava attraversando la strada. ''Ma siete pazzi?'', avrebbe detto uno della comitiva appena scampato il pericolo. A quel punto i fratelli Bianchi sarebbero scesi dall'auto e avrebbero iniziato ad accanirsi sull'uomo che aveva osato protestare causandogli lesioni importanti. L'udienza per il pestaggio dello straniero, per lesioni aggravate dai futili motivi, che vede coinvolto anche Gabriele, è programmata per il 14 maggio 2021. E, sempre per lesioni volontarie (fatti accaduti nel gennaio 2018), i fratelli sono staticonvocati in tribunale anche il 19 maggio del 2021. Marco, per un altro episodio di lesioni volontarie avvenuto a Velletri nel 2016, sarà in aula il 15 gennaio. Mentre Gabriele, per una denuncia per detenzione illegale di arma impropria, contestata nel 2017, ha già dovuto pagare un'ammenda di mille euro.

Quel video in auto prima di picchiare Willy

Mentre proseguono a tutto spiano gli interrogatori e le indagini degli inquirenti, spunta un video, pubblicato in esclusiva da Le Iene, girato in auto dai fratelli Bianchi poche ore prima dell'omicidio di Willy. Si tratta di due storie Instagram di Gabriele, pubblicate intorno alla mezzanotte di sabato 5 settembre: musica raggae ton ad alto volume, nelle immagini, girate in auto, sembrano intravedersi Vittorio Tondinelli, indagato per favoreggiamento, e due donne. I fratelli passano davanti al bistrot di famiglia ad Artena. La macchina rallenta, uno dei Bianchi urla a un ragazzo: ''Già sai, e se non sai...''.

L'altro replica: ''Saprai!''; Bianchi risponde ''Piace fratello!''.

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