Cronache

"Hai 200 euro da spendere". E giù insulti. Occhio all'ultima truffa

La truffa telefonica finisce in una gragnuola di offese: "Vogliono i dati carta di credito". L'allarme della polizia

"Hai 200 euro da spendere". E giù insulti. Occhio all'ultima truffa

La scusa è quella di segnalare un’inesistente pratica da 200 euro rimasta inevasa su una piattaforma online. L’obiettivo, probabile, quello di carpire informazioni personali e magari scippare dei soldi. Ma il bello sta nello svolgimento, che prevede una raffica di insulti senza senso rivolti via telefono alla vittima del raggiro.

L’ultima truffa telefonica ha qualcosa di surreale. Provate a immaginare la scena, realmente accaduta. Ore 15.30 circa squilla il telefono. “Pronto?”. Dall’altro capo del telefono c’è un signore, evidentemente straniero, che in meno di un secondo parte con la solita tiritera tipica di un tranello via etere. “Ti sto chiamando per una pratica di 200 euro che hai fatto tempo fa sulla nostra piattaforma - dice l’interlocutore - riguarda investimenti online”. In sostanza soldi fermi da un anno chissà dove investiti chissà quando e gestiti da chissà chi. Ora, visto che trading online o similari la vittima non ne ha mai fatti, comunica allo scortese scocciatore che forse ha sbagliato numero. Fin qui, nulla di strano: chi ha gli strumenti riesce a capire quando alla cornetta si presentano loschi figuri. E purtroppo accade spesso di ricevere telefonate simili. La notizia sta tutta nel prosieguo della chiamata. “Ma come non hai mai fatto… - scatta furioso l'individuo - ti hanno inculato venti volte e adesso che ti sto chiamando da una società regolamentata mi dici che non hai fatto nessuna pratica? Ma stai scherzando?”. E ancora: “Ma come non hai mai fatto… ti hanno inculato un bel capitale. È la verità ti hanno fregato un sacco di soldi”.

Magari, verrebbe da dire: perché per farselo fregare, il gruzzoletto da investire online prima bisogna averlo. Ma non c’è nulla che possa convincere il solerte operatore: informato che il cronista sta registrando la telefonata, va giù di gusto con un’altra sfilza di insulti. “Ma ancora sei scemo e investi con loro. Sei scemo e investi con loro. Ancora ti inculano loro. Che stupido che sei…”. Clic.

Non siamo né i primi né gli ultimi a ricevere telefonate simili. Basta fare un ricerca in rete per capire di essere in infelice compagnia almeno dal marzo del 2020. “Anche a me: i soliti 200 euro e perché non li utilizzo più”, scrive qualcuno condividendo la propria esperienza. Gli fa eco un altro: “Sottoscrivo: tentano di ricavare ulteriori informazioni sull’utente finale”. E ancora: “Mi hanno chiamato con la scusa di una giacenza di 200 euro su un conto di trading. Vogliono i dati carta di credito per sbloccare la somma e comunicare il tutto alla Consob”. Il numero di telefono, con prefisso di Firenze, è sempre lo stesso (0550936380). Se gli sbatti la cornetta in faccia richiamano subito. E anche la pratica di ricoprire di insulti il destinatario pare essere una tecnica sempreverde. Francesco racconta: “Mi chiedevano il numero della carta, mi sono rifiutato di dare il codice a tre cifre: come si sono incazzati”. Un altro malcapitato: “Dopo avergli ripetuto che non ho tempo da perdere ha iniziato pure ad insultarmi”.

Il fenomeno delle truffe telefoniche e online è florido. A maggio dell’anno scorso la polizia postale aveva lanciato l’allarme sui “reggiri via telefono” anche detti “Vishing”. A volte cambiano le strategie, ma l’obiettivo è lo stesso: svuotare il conto. “Si sottolinea ancora una volta l’importanza di non rivelare mai a nessuno via telefono come via social o via email, i nostri dati più sensibili, le nostre password dispositive, i PIN o i nostri codici di accesso comunque denominati - scriveva la polizia - È opportuno diffidare sempre di fronte a soggetti che richiedono tali dati, presentandosi come operatori di istituzioni pubbliche, importanti aziende o istituti bancari”. In tutto l’anno scorso, solo per dare un numero, sono stati trattati 358 casi di falso trading online per un valore totale di 20 milioni di euro. Meglio stare accorti.

Anche se ti ricoprono di insulti.

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