Cronache

I lupi solitari in Italia: 400 pronti a colpire

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I lupi solitari in Italia: 400 pronti a colpire

I "lupi solitari" pronti a colpire in Italia sono più di 400. L’elenco dei combattenti per la jihad sul nostro territorio continua ad allungarsi. Il profilo di questi "lupi" è ben chiaro per le forze di intelligence. Si tratta in prevalenza di persone che frequentano con una certa assiduità siti di propaganda jihadista. Le forze dell'ordine, insieme all'intelligence, ne controllano ogni movimento. Il precedente degli attacchi di Parigi allarma e non poco l'Italia, e secondo i servizi il rischio emulazione è altissimo.

Tutti i Paesi occidentali fanno i conti con figure inquietanti che potrebbero commettere, in totale autonomia, azioni terroristiche in nome di Allah. I "lupi solitari", quelli che all'interno della follia jihadista propagandata dall'Isis si muovono da soli, sulla base di iniziative individuali sono un pericolo rilevante per la sicurezza sul nostro territorio. Il fenomeno interessa tutta l'Italia, da nord a sud, anche in quei luoghi in cui non sono presenti moschee e centri islamici che raccolgono i fedeli. Di questa lista di "attenzionati" fanno parte convertiti italiani, immigrati di seconda generazione e anche i volontari della jihad che sono partiti o che potrebbero farlo, per andare a combattere in Siria e Iraq con i miliziani di Abu Bakr al-Baghdadi.

Le cellule pronte a colpire sono quelle "in sonno", l'evoluzione di quelle qaediste, che potrebbero attivarsi e decidere di abbracciare la causa jihadista dell’Isis, quindi la restaurazione del Califfato e la proclamazione dello Stato islamico, compiendo azioni in Occidente. A questo panorama inquietante, inoltre, si aggiunge la variabile indipendente dei continui sbarchi di profughi sulle nostre coste. E gli sbarchi, come ha ricordato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni sono raddoppiati nel giro di 12 mesi. E a questo bisogna aggiungere che lo status di rifugiati è intorno al 20 per cento ben superiore al 3 per cento di un anno fa. In questo quadro di numeri del terrore una buona notizia arriva solo dai dati sui foreign fighters: quelli di provenienza italiana sono solo 12.

E di questi 6 sono cittadini italiani.

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