"Imploro da Dio perdono". Il mea culpa di Papa Francesco

Le scuse di Bergoglio alle popolazioni indigene del Canada per le responsabilità cattoliche nella tragedia delle scuole residenziali

"Imploro da Dio perdono". Il mea culpa di Papa Francesco

Lo aveva detto alla vigilia della partenza e poi ripetuto sul volo: quello in Canada sarà un pellegrinaggio penitenziale. E su questa linea si sono orientati i primi discorsi di papa Francesco in terra nordamericana. La prima tappa di questo 37esimo viaggio apostolico ha visto il pontefice incontrare le popolazioni indigene First Nations, Métis e Inuit con le quali si è dichiarato "addolorato" per i "modi in cui purtroppo molti cristiani hanno sostenuto la mentalità colonizzante dei poteri" che in passato li ha oppressi. L'intento dichiarato del pellegrinaggio, ha detto il papa, è proprio quello di "implorare da Dio perdono, guarigione e riconciliazione". Parole di condanna sono arrivate per le politiche di assimilazione e di affrancamento del passato - tra le quali va annoverato il sistema delle scuole residenziali con il coinvolgimento di istituti religiosi - definite "devastanti per la gente di queste terre".

La vicinanza del papa non si è limitata alle parole ma si è tradotta anche in gesti, con il bacio dello striscione che riportava i nomi dei minori vittime di abusi e morti nelle scuole residenziali. Nel suo discorso a Maskwacis, Bergoglio ha riconosciuto che la storia delle scuole residenziali operanti tra fine ottocento e fine novecento non ha visto soltanto protagonisti negativi tra i religiosi: "le conseguenze complessive delle politiche legate alle scuole residenziali", ha detto, "sono state catastrofiche", ma ha riconosciuto che "la carità cristiana" era presente anche lì e che ci furono "non pochi casi esemplari di dedizione per i bambini".

Nelle settimane precedenti al suo arrivo, diversi rappresentanti di popolazioni indigene avevano fatto notare che le scuse non sarebbero bastate: Francesco si è dimostrato consapevole di ciò e ne ha parlato espressamente nel suo discorso, sostenendo che per favorire la riconciliazione sarà importante "condurre una seria ricerca della verita' sul passato e aiutare i sopravvissuti delle scuole residenziali a intraprendere percorsi di guarigione dai traumi subiti".

Il lunedì di appuntamenti si concluderà con un secondo incontro presso la chiesa del Sacro Cuore a Edmonton.

Mentre domani, dopo la messa celebrata al Commonwealth Stadium della capitale della provincia dell'Alberta, il pontefice è atteso sulle sponde del lago di Sant'Anna per il pellegrinaggio caro alle popolazioni native.

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