L'Aids per una trasfusione: risarcimento dopo 21 anni

La vita di Aroldo Montesi è cambiata nel 1996, quando per una trasfusione infetta ha contratto l'Hiv. Da lì una lunghissima battaglia legale

L'Aids per una trasfusione: risarcimento dopo 21 anni

La vita di Aroldo Montesi è cambiata nel 1996, quando per una trasfusione infetta ha contratto l'Aids. Per una crisi emorragica è stato ricoverato al Sacco di Milano. Lì riceve 22 trasfusioni. Una di queste sacche però, qualche giorno dopo, risulterà positiva al test dell'Hiv, ma Montesi rimane all'oscuro di tutto. La scoperta della malattia arriva solo cinque anni dopo, nel 2001. A questo punto comincia una dura battaglia legale che si è conclusa in questi giorni in Cassazioni. Il risarcimento previsto è di oltre un milione di euro. Ma il risarcimento tarda ad arrivare e a questo punto i egali si rivolgono ai trbunali amministrativi per "ottemperanza". Viene nominato un commissario che decide di versare la somma alla vittima. Adesso la cifra è arrivata a 1 milione e 100mila euro perché i ritardi hanno fatto aumentare gli interessi. Per arrivare ad un punto finale di questa storia sono serviti ben 21 anni.

Ma come racconta al Messaggero, Aroldo Montesi teme ancora che quelal cifra possa ancora ritardare: "Io ne faccio ormai una questione di principio – spiega Aroldo – non so se riuscirò mai a vedere il risarcimento, ma sono stato infettato per i mancati controlli e voglio che questo scandalo non passi sotto silenzio".



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