Cronache

Allarme migranti: il mare restituisce due cadaveri

Macabro ritrovamento stamattina a Lampedusa in zona Cavallo Bianco. Due corpi privi di vita e in avanzato stato di decomposizione sono stati restituiti dal mare

Allarme migranti: il mare restituisce due cadaveri

È stato un ritrovamento agghiacciante quello fatto questa mattina a Lampedusa in zona Cavallo Bianco, nei pressi del porto. Il mare ha restituito due cadaveri e in avanzato stato di decomposizione. Secondo quanto si apprende dalle fonti che stanno operando sul posto, si tratterebbe delle vittime del naufragio avvenuto lo scorso 30 giugno. Quello è stato un giorno che ha fatto registrare sull’Isola diversi sbarchi dopo alcuni giorni di stop a causa del maltempo. Circa 400 i migranti che hanno affrontato la traversata del Mediterraneo centrale arrivando sull’isola maggiore delle Pelagie nel giro di poche ore. Poi, nella notte, la tragedia con un barcone che si è ribaltato a cinque miglia dalla costa vicino l’isolotto di Lampione. Nonostante il tempestivo soccorso da parte della Capitaneria di porto, 9 persone, tra le quali una donna in stato di gravidanza e un bambino sono stati inghiottiti dalle onde del mare. Pochi giorni dopo la Guardia costiera, con la nave Dattilo, si è avvalsa di un robot sottomarino, calato a 90 metri di profondità, per individuare il punto in cui l’imbarcazione era affondata e la procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta. Adesso i due corpi portati in riva dal mare dovrebbero appartenere proprio a due donne. Sul posto sono a lavoro i vigili del fuoco, il personale della questura di Agrigento e i carabinieri.

Impossibile poter descrivere i corpi, un racconto raccapricciante che mette in evidenza, qualora ce ne fosse bisogno, quanto la situazione sia drammatica. Lampedusa oggi è sconvolta da questo ritrovamento, il passaparola non è tardato ad arrivare fra i cittadini. “Ormai – dice un cittadino a ilGiornale.it – sembra che questa sia una situazione normale, quando invece di normale non c’è nulla. Non è questa la prima volta e nemmeno sarà l’ultima. Noi – prosegue l’uomo - non ci abitueremo mai. Vorremmo maggiore interesse da parte delle Istituzioni ed invece siamo soli. Fa sempre male sapere che qui si viene anche per morire”.

E nel frattempo, nonostante le avverse condizioni meteo, che nella notte hanno colpito la Sicilia, l’arrivo dei migranti non ha lasciato tregua. Un barchino, con a bordo 12 tunisini, è stato intercettato e soccorso a poche miglia dalla costa. Dopo le operazioni di identificazione e l’applicazione del protocollo sanitario in materia anti Covid, gli stranieri, tutti uomini, sono stati trasferiti nell’hotspot di contrada Imbriacola.

Lì dentro, al momento, a fronte di 250 posti a disposizione, ci sono più di 450 ospiti e la situazione è davvero drammatica.

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