Letta non è un leader, le offese sinistre a Meloni e Dugin: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la morte di Daria Dugin, lo stupro di Piacenza e la polemica sulle devianze giovanili

Letta non è un leader, le offese sinistre a Meloni e Dugin: quindi, oggi...
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- ragazzi, la storia di Enrico Letta che esulta per le "devianze" giovanili solo per dare contro alla Meloni è una roba che nemmeno nei peggiori bar de Caracas. Mi spiace per il segretario Pd, persona stimata. Ma una cosa è fare il politico, un'altra il leader. E lui non è tagliato per questo ruolo

- ps: a Letta sarebbe bastato leggere un rapporto del ministero dell'Interno, firmato dalla polizia, allarmata dalle "devianze giovanili". Avrebbe evitato una discreta figura di...

- una giovane donna è morta dopo che una bomba carica di tritolo è esplosa sotto la sua auto. Forse l’obiettivo era il padre, neppure lei. Ma insomma Daria Dugin fino a ieri respirava, mangiava, studiava. Ora di lei non restano che parti del corpo smembrato e carbonizzato. Daria era sicuramente una nazionalista russa, putiniana, con idee censurabili sulla guerra in Ucraina e quello che volete. Ma era comunque una giovane donna, giornalista, politologa. Se non fosse stata la figlia di Dugin o sostenitrice di Putin, avremmo gridato all’orrore. Invece sui giornali neppure un titolo, dico uno, che mostri un po’ di pietà per una ragazza maciullata da una bomba. Le colpe del padre ricadono sulla figlia? A me, questa cosa, fa un po’ senso

- quindi un ex militante di Fdi di Forlì, già cacciato dal partito, guida il museo “O Roma o morte” a Predappio e non si capisce per quale strano motivo la Meloni dovrebbe prendere le distanze. Forse Giannini non si è accorto che nelle liste del Pd c’è chi elogia Lenin e le dittature comuniste. Due righine di sdegno per quella roba, no?

- trovo orribile che sui quotidiani ci siano i pezzi di apertura di pagina riservati a Alexsandr Dugin, il padre, e solo un riquadro per la figlia. Vorrei farvi notare che è crepata lei, non lui

- un richiedente asilo stupra o prova a stuprare un’ucraina a Piacenza. Meloni e Salvini rilanciano la notizia, in un caso con tanto di video, e La Stampa che fa? Si lamenta per la violenza sessuale? No, fa un pezzo sulla “campagna elettorale” fatta “sul corpo di una donna stuprata”. Ehm, mi scusino signori: ma quando quel ragazzo italiano ha ucciso un ambulante straniero, voi esattamente cosa avete fatto? Non avete urlato al razzismo, che poi - peraltro - non c’entrava una mazza? E non avete ricondiviso la foto, peraltro neppure censurata? Ecco, poche lezioni grazie. Che non siete nella posizione per darle

- cito testualmente: “La Meloni si è affermata in un mondo dove le donne sono mogli e madri, servono soprattutto a riprodursi”. Ma si rende conto, Concita De Gregorio, che così offende tutte le donne di destra, centrodestra e non sinistra? Quindi, in sostanza, secondo lei il sottoscritto (e la maggioranza degli elettori e delle elettrici) considerano le proprie moglie, madri e figlie degli oggetti da ingravidare? Si tratta di un pregiudizio, peraltro errato e idiota. Che meriterebbe il pubblico spernacchio, non una paginata intera di Repubblica

- è arrivato il momento di sfatare un mito progressista sulla destra “misogina e maschilista”. Oltre a Giorgia Meloni, vorrei far notare che nell’ultimo governo Draghi le donne ministro non le ha indicate il Pd e neppure Sinistra Italiana. Ma il centrodestra. Dunque, collegate la realtà con cioè che scrivete, grazie

- in pratica se a destra eleggono una leader donna non lo fanno perché lei merita, ma perché “hanno capito che con lei potevano vincere”. Cioè le hanno fatto un regalo, una concessione. Per “convenienza”. Vomitevole

- Concita De Gregorio disegna le berlusconiane come delle donne che devono “intrattenere”, praticamente delle puttane (lei non lo scrive, io sì perché è quello che in fondo si percepisce dal pezzo). E poi si spertica in quello che in teoria dovrebbe essere un elogio della Carfagna, ma poi non lo è. Piccolo appunto: Concita si dimentica di dire che a disegnare come “poco di buono” la Carfagna e tutte le altre non era il centrodestra, ma il centrosinistra. Che con snobismo le ha sempre considerate delle signore che ce l’hanno fatta solo grazie al fisico e non alla testa

- forse in pochi se ne sono accorti, ma il 7 agosto è andata in onda un'inchiesta della Cbs sulle armi che l’Occidente spedisce all’Ucraina. Secondo un analista lituano, peraltro filoucraino al massimo, solo il 30-40% arriva a destinazione. E il resto? Mistero. Vabbé, succede e forse era prevedibile.

Cioè che però dovrebbe indignare chi di solito s’indigna per queste cose è che sia il governo di Joe Biden che il ministro ucraino Kuleba hanno chiesto alla stampa di sospendere l’inchiesta e di toglierla da internet. Avete capito? I buoni hanno chiesto alla “libera stampa” di censurare un'inchiesta giornalistica. Avete capito? Non sento il vostro sbraitare

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