L'euro debole è una risorsa da sfruttare

In corso il Trading Tour Live con i principali esperti del trading on line italiano. Le città delle tappe

L'euro debole è una risorsa da sfruttare

Nelle ultime settimane i timori per la questione greca e l'avvio del Qe hanno generato una nuova ondata di vendite sull'euro, rendendo la parità tra la moneta unica e il dollaro uno scenario sempre più vicino. Marzo si avvia infatti a essere il nono mese consecutivo di ribassi per la divisa unica, mentre l'euro/dollaro a metà mese viaggiava in area 1,06, dopo aver toccato minimi sotto quota 1,05, ben 25 punti percentuali più in basso rispetto all'1,3992 dello scorso maggio. «Senz'altro questo euro debole è una risorsa da sfruttare per l'Italia, ancora di più nell'anno dell'Expo, sia per incrementare le esportazioni sia per i bilanci di quelle aziende con una cospicua parte dei loro attivi in altre valute (dollari e sterline in primis», ha spiegato l'analista di ActivTrades, Carlo Alberto De Casa. «Occorre poi considerare anche l'avvio del Qe e i nuovi flussi di liquidità attesi sui mercati, per di più in una fase in cui il petrolio è scivolato sotto quota 50 dollari il barile».

Un contesto favorevole all'Italia come testimoniato anche dalle recenti salite del Ftse Mib, ai massimi degli ultimi anni: va tuttavia ricordato che la corsa di Milano è da inserire in un contesto borsistico generale estremamente positivo, come certificano i record del Dax sopra quota 12.000.

La debolezza della divisa unica si è fatta sentire anche nei confronti del pound inglese, con il rapporto tra euro e sterlina scivolato fino a nuovi minimi in area 0,70. In altre parole, per acquistare 100 sterline a inizio marzo erano necessari 142 euro, oltre 14 in più rispetto a gennaio. Ha provato a frenare il rafforzamento della sterlina Mark Carney, governatore dell BoE, che ha affermato come il contesto generale di bassa inflazione e una sterlina già forte nei confronti dell'euro possano spingere la Banca centrale inglese a rimandare il rialzo dei tassi, ipotizzato dai mercati in calendario verso la fine dell'anno. Intanto, il super dollaro continua a incidere negativamente sulle materie prime, con il petrolio che è tornato a scendere, siglando nuovi minimi in area 42 dollari al barile per il Wti (il West Texas Intermediate, cioè il benchmark americano del greggio), mentre l'oro ha aggiornato i minimi degli ultimi 4 mesi, scendendo sotto quota 1.150 dollari l'oncia, a un passo dall'importantissimo supporto posizionato in area 1.130 dollari, dove sono collocati i minimi degli ultimi cinque anni.

Sul tema oro ActivTrades organizzerà in giugno un seminario, in programma l'11 a Vicenza, patria per eccellenza del metallo prezioso. Protagonisti saranno Carlo Alberto De Casa, chief analyst presso ActivTrades e autore del Libro «I segreti per investire con l'oro» (Hoepli 2014), e Carlo Vallotto, analista di Metalli-Preziosi.it . Il seminario si inserisce in un percorso più ampio, con il Trading Tour Live organizzato da ActivTrades.

Il tour è già partito e interesserà gran parte delle regioni italiane, con tappe a Verona, Trento, Bolzano, Brescia, Padova, Treviso, Catania, Palermo, Roma, Napoli, Cagliari e Sassari. Nella serie di incontri organizzati da ActivTrades saranno coinvolti i principali esperti del trading online italiano, tra cui Giovanni Lapidari, Pietro Paciello, Antonio Carnevale e Giovanni Cuniberti.

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