Malpensa, esagitato nigeriano con tubo di ferro ferisce due agenti

Lo straniero, con permesso di soggiorno scaduto e in attesa di protezione internazionale, era già in cura per conclamati problemi di natura psichiatrica

Malpensa, esagitato nigeriano con tubo di ferro ferisce due agenti

Completamente fuori di sè, si è recato negli uffici della polizia di frontiera dell'aeroporto di Malpensa stringendo in mano un lungo tubo di ferro per chiedere protezione, salvo poi avventarsi direttamente contro gli stessi agenti che tentavano di portargli via l'arma improvvisata.

Protagonista in negativo dell'ennesimo episodio di aggressione nei confronti di rappresentanti delle forze dell'ordine impegnati nell'esercizio delle proprie funzioni è un nigeriano di 31 anni, tale O.I., risultato in possesso di un permesso di soggiorno scaduto da tempo ed in attesa di rinnovo.

Come riferito dalla stampa locale, l'episodio si è verificato nella giornata dello scorso giovedì 9 gennaio, all'interno della sala d'attesa dell'Ufficio denunce della polizia di Stato dell'aeroporto milanese di Malpensa.

Il 31enne si è presentato armato di un lungo tubo di ferro, che stringeva in mano con fare decisamente intimidatorio. La scena irreale non poteva non creare qualche timore tra le altre persone che si trovavano all'interno del medesimo locale, ma prima ancora che fosse qualcuno dei presenti a far notare la cosa ai poliziotti dell'ufficio, è stato proprio l'extracomunitario a richiamare la loro attenzione con delle urla.

Gli uomini in divisa hanno quindi osservato ciò che stava accadendo dai monitor che trasmettevano le immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza presenti in sala d'attesa. A gridare era un extracomunitario, che brandiva dinanzi a sè un bastone lungo oltre un metro e mezzo, una scena che ha ovviamente messo in allarme gli stessi poliziotti, i quali si sono precipitati nella sala per valutare la situazione e mettere in sicurezza gli altri cittadini che attendevano il proprio turno.

In evidente stato di alterazione psicofisica, lo straniero si è rivolto ai poliziotti esprimendosi in un inglese decisamente "zoppicante". "A Novara mi vogliono uccidere", ha spiegato il 31enne agli uomini in divisa, come riportato da "Malpensa 24", palesando un'agitazione fuori dal comune.

Preoccupati per le sue condizioni e per il fatto che fosse armato di un tubo di ferro lungo oltre 150 centimetri, i poliziotti hanno instaurato un dialogo col nigeriano, nel tentativo di farsi consegnare l'arma improvvisata. O.I., tuttavia, ha reagito in malo modo, rivoltandosi contro gli stessi agenti, aggrediti con violenza nel tentativo di allontanarsi dalla sala d'attesa.

Con grande fatica i poliziotti sono riusciti a bloccarlo, non senza conseguenze. Due di essi, infatti, sono rimasti feriti nella colluttazione che è nata: 5 i giorni di prognosi attribuiti ad entramnbi al pronto soccorso.

Il nigeriano è risultato residente a Novara ma con permesso di soggiorno scaduto. Si trova, infatti, ancora in attesa di risposta alla sua richiesta di protezione internazionale.

Dopo una più che necessaria sedazione, il 31enne è finito all'ospedale di Gallarate (Milano): dalla documentazione relativa alle sue condizioni di salute è risultato già in cura per problemi psichiatrici.

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