Cronache

Il maltempo dura poco: cosa succede da domani

Dopo il maltempo di oggi, ecco una nuova ondata di caldo africano invadere l'Italia da mercoledì con punte fino a 41 gradi al Sud: al momento, non si intravede una via d'uscita dalla canicola

Il maltempo dura poco: cosa succede da domani

Se nella giornata di domenica 4 luglio il maltempo la farà da padrone al Nord Italia con cieli coperti, temporali, grandinate e calo termico, tutto questo durerà molto poco: già da mercoledì una nuova e forte ondata di caldo africano colpirà il nostro Paese con temperature diffusamente superiori ai 40°C.

Seconda ondata africana

Come dicono gli esperti meteorologi, già da domani le condizioni meteo torneranno stabili anche sulle regioni settentrionali con cieli sereni e nessun rischio temporali mentre continuerà il solleone al Centro-Sud; giornata molto simile martedì ma da metà settimana l'anticiclone africano tornerà protagonista della scena italiana con temperature nuovamente in forte aumento: le ultime proiezioni dei modelli indicano che il Sud toccherà i picchi più alti con punte fino a 41°C a Foggia e Siracusa. Subito dopo punte di 39°C anche ad Oristano, in Sardegna e 37-38°C a Bologna, Ferrara e Terni. Non si salveranno nemmeno Roma e Firenze con massime fino a 36°C: le due giornate più calde e che possiamo definire "fotocopia" saranno proprio mercoledì e giovedì.

Quanto dura il gran caldo

In seguito, da venerdì 9 luglio, una moderata perdita di energia da parte dell'alta pressione africana potrà favorire qualche incertezza al Nord dove le temperature perderanno qualche grado anche se il quadro generale sarà molto lontano dagli scenari di frescura desideratio, soprattutto di notte. Ancora caldo al Centro-Sud dove non accadrà nulla di particolare se non un aumento dell'umidità nei bassi strati che frenerà la discesa delle temperature durante la notte e ci farà vivere sensazioni afose a volte sgradevoli. Al momento non c'è una via d'uscita dal gran caldo anche quando sarà ridimensionata l'ondata africana sul finire della prossima settimana: massime costantemente sopra i 30 gradi ovunque e "ricambio" d'aria notturno al minimo.

Perché anche l'anticiclone africano è "maltempo"

Con la dicitura di maltempo, tutti noi siamo abituati ad immaginare nubifragi, temporali violenti, trombe d'aria, uragani o comunque forti fenomeni atmosferici. Ma se ci soffermiamo a pensare al significato della parola, ci accorgiamo che maltempo è tutto ciò che crea dei danni, esattamente come quando arriva caldo africano in eccesso e dura per molti giorni: canicola, afa, temperature estreme, difficoltà a muoversi nelle ore più calde oltre alla sintomatologia legata alle alte temperature, anche questo è "maltempo", eccome se lo è. Basti pensare al Canada dove le temperature hanno toccato 49,5 gradi e provocato centinaia di morti peggio di un bollettino di guerra o, appunto, di un maltempo ben peggiore anche di quello che provocano uragani e tornado negli States.

Po al di sotto del 30%

Intanto, a causa del caldo eccessivo e della mancanza di precipitazioni, il bacino del Po soffre un crollo delle portate fino al 30% in meno rispetto alla media storica con una situazione di siccità che riguarda l'intero bacino padano dove si ottiene oltre un terzo della produzione agricola italiana. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all'allerta della protezione civile in Veneto, Lombardia ed Emilia dopo un mese di giugno segnato da carenza idrica e da caldo anomalo. E la pioggia attesa in queste ore non farà bene perché, anche se attesa per combattere la siccità nelle campagne, per essere di sollievo "deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti". A preoccupare gli agricoltori, infatti, è soprattutto la grandine per i danni irreversibili che provoca alle colture in campo come frutta e verdura in piena fase di raccolta ma anche ai vigneti. "Fino ad ora, nel 2021, lungo la Penisola si è verificata ben più di una bufera al giorno (233 in 6 mesi) tra bombe d'acqua, trombe, d'aria, tempeste di fulmini e violente grandinate" .

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