Guerra in Ucraina

"Mangiamo i cani...": gli sms choc del soldato russo

A causa dei problemi logistici, alcuni reparti dell'esercito di Putin starebbero soffrendo la mancanza di cibo. Da Kiev spunta un chat attribuita a un soldato russo

"Mangiamo i cani...": gli sms choc del soldato russo

"Non c'è niente da mangiare". Sul campo di battaglia, nelle lunghe giornate trascorse a eseguire gli ordini militari, iniziano a scarseggiare le provviste. Per le truppe di Mosca, alle inefficienze logistiche e alle perdite umane si aggiunge ora lo scoramento per la carenza di rifornimenti. Mancano sì gli equipaggiamenti, ma soprattutto manca il cibo. Alcune corrispondenze via messaggio intercettate dal Servizio di sicurezza dell'Ucraina attesterebbero il livello emergenziale raggiunto dall'assenza di approvvigionamenti. Alcuni soldati sarebbero stati addirittura costretti a cibarsi dei cani.

"A causa di problemi di sicurezza, gli occupanti russi hanno ricominciato a mangiare cani. Ciò è dimostrato dalla corrispondenza dell'aggressore russo, che è stata intercettata dalla Sbu", scrivono i servizi di Kiev sul loro canale Telegram, allegando le testimonianze di alcune chat attribuite agli uomini schierati da Mosca. Nelle conversazioni, che intercorrono tra un soldato al fronte e un amico in patria, il militare confida: "Tutto è pazzesco. Mangiamo cani, non c'è niente da mangiare". Il combattente, che afferma di essere in servizio nella zona di Kherson, nel sud dell'Ucraina, sostiene poi di aver mangiato quello stesso giorno uno Yorkshire terrier.

Nella chat divulgata dagli ucraini, il soldato russo chiede anche all'amico di inviargli del denaro, senza però essere accontentato. Nella guerra della propaganda che si combatte su entrambi i fronti a colpi di notizie e di suggestioni, le suddette informazioni sono diventate uno modo per sottolineare la precarietà della situazione tra gli uomini di Putin. Mosca, come ovvio, non conferma affatto problemi di questo tipo, ma le difficoltà logistiche e di rifornimenti accusate sul campo sono invece una circostanza che trova riscontri, difficile da nascondere.

Secondo le informazioni trapelate, le carenze - sia sul fronte militare sia su quello alimentare - sarebbero dovute alla complessità della consegna dei rifornimenti alle truppe sparpagliate sul territorio ucraino.

A ciò si aggiungono le notizie delle razzie di cui i russi sono stati accusati, per un totale di 58 tonnellate di merci sotratte agli ucraini e spedite in patria.

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