Il durissimo attacco di Cacciari: "Vi dico come ci controlleranno"

È un Massimo Cacciari inedito quello che si è scoperto a Un giorno da pecora, amante del rock&roll acrobatico e del ping pong ma soprattutto caustico contro Conte

Il durissimo attacco di Cacciari: "Vi dico come ci controlleranno"

Massimo Cacciari in una veste inedita si è concesso in un'intervista radiofonica a Un giorno da pecora, svelando alcuni segreti e curiosità inedite sulla sua vita. L'aspetto burbero del filosofo potrebbe trarre in inganno, perché dietro quell'apparena così seria e tutta d'un pezzo si nasconde in realtà un amante delle feste, nonché un provetto ballerino. È lui stesso a rivelarlo: "Preferisco il capodanno al Natale, perché almeno a capodanno si balla un po'. Io a ballare sono bravissimo, lo faccio da molto tempo".

Un Massimo Cacciari versione dancer non è certo scontato e lo è ancora di meno la disciplina che preferisce: "Il rock&roll. Anzi, il rock & roll acrobatico per la precisione". Ma le sorprese non finiscono con la confessione del suo ballo preferito, totalmente inaspettata. Sì, perché Massimo Cacciari pare sia anche un provetto giocatore di ping-pong, grazie a un tavolo che gli è stato regalato a 10 anni e che lui ha continuato a usare finché non è deceduta sua madre. "Ero così bravo che quando andai in Cina ero in grado di battere anche molti locali, che com'è noto sono bravissimi", ha rivendicato con orgoglio il filosofo, che per i più scettici ha anche rivelato il suo segreto di gioco: "Tiro sempre molto forte e vado all'attacco, nel ping pong vince sempre chi attacca meglio". Una filosofia che a quanto pare il filosofo mette in pratica anche nella vita, dove non si tira mai indietro quando c'è da esprimere il suo pensiero.

Inevitabile da parte dei conduttori una domanda sul Natale di Massimo Cacciari in un anno così particolare. Il filosofo andrà a trovare un suo amico per mangiare insieme un boccone ma rassicura tutti: "Tornerò prima delle 22". Sarà, quindi, ligio alle regole l'ex sindaco di Venezia, che rispetterà il coprfuoco imposto dal governo ma anche la forte raccomandazione di non creare assembramenti nelle case per i festeggiamenti. Nonostante la sua diligenza, Massimo Cacciari non risparmia una bordata all'esecutivo: "Magari ci sarà la Stasi che entra nelle case per stabilire quanti si sarà a casa. Vi pare sensata una norma del genere? Forse ci prendono per scemi...".

Il pensiero del filosofo è condiviso dalla maggior parte degli italiani, che comunque rispetteranno le indicazioni date da Giuseppe Conte, seppur confusionarie, per evitare la ripresa dei contagi nel Paese e, quindi, una terza ondata.

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