Milano, tassista ucciso. Scarcerato l'aggressore

Il Gip ha derubricato l'accusa da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale e ha concesso gli arresti domiciliari

Milano, tassista ucciso. Scarcerato l'aggressore

Davide Guglielmo Righi, l'aggressore del tassista milanese morto martedì dopo due giorni di coma, è stato scarcerato e posto agli arresti domiciliari. Il gip ha derubricato il reato da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale, riconoscendo a Righi l’attenuante della provocazione. Nell'interpretazione del gip la morte del tassista non poteva essere né prevista né voluta da Righi. I pubblici ministeri Maria Teresa Latella e Alberto Nobili avevano invece richiesto l'accusa di omicidio volontario con dolo. Nell’interrogatorio di ieri davanti al gip, Righi ha sostenuto, tra le altre cose, che quando il tassista è sceso dalla macchina dopo non aver rispettato la precedenza delle strisce pedonali, ha avuto un atteggiamento aggressivo nei suoi confronti.

Righi era stato fermato lunedì scorso, nell’ambito dell’ inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Alberto Nobili e dal pm Maria Teresa Latella, dopo che domenica scorsa in via Morgagni ha ucciso, secondo l’accusa, al termine di una lite di viabilità, il tassista lanciandogli una confezione di bottiglie d’acqua al volto.

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