Cronache

Ucciso dal terremoto, ma gli inviano la lettera: "Va cambiato il contatore"

La paradossale vicenda è accaduta ad Amatrice, dove all’indirizzo di Antonio Graziani, al posto delle abitazioni, adesso c’è un prato verde

Ucciso dal terremoto, ma gli inviano la lettera: "Va cambiato il contatore"

La vicenda ha dell’incredibile, una beffa che rende, a distanza di qualche anno, ancora più amara una tragedia mai dimenticata. Ad Amatrice, in provincia di Rieti, la società E-Distribuzione, per conto dell'Enel, ha inviato una lettera ad Antonio Graziani, nella quale si chiede di fissare un nuovo appuntamento, visto che, in data 24 agosto 2021, non è stato possibile sostituire il contatore. Purtroppo nessuno si è accorto che l’intestatario del contratto è deceduto cinque anni fa, proprio nello stesso giorno in cui gli operai della ditta specializzata avrebbero dovuto cambiare il misuratore di energia elettrica. Antonio Graziani, che era proprietario di un’enoteca a piazza Istria, è morto sotto le macerie provocate dal forte sisma del 2016. A denunciare lo spiacevole episodio è stato Angelo, figlio dell’esercente, il quale ha sottolineato che le abitazioni in via Spinosi, dove abitava il padre, non esistono più; al loro posto c’è un grande prato verde.

“Il contratto – ha spiegato Angelo al quotidiano Il Messaggeroè stato disdetto da anni e, infatti, non ci sono più arrivate le bollette. Come si fa a commettere un errore del genere? Nessuno si è informato?”. A rendere la situazione ancora più paradossale è stata la risposta degli operatori del numero verde di E-Distribuzione ai familiari di Antonio Graziani, i quali chiedevano delucidazioni sulla lettera. Per i dipendenti della società dell’Enel l’utenza risultava ancora attiva e, quindi, la sostituzione era ancora in programma. Le scuse sono arrivate solo successivamente, quando i dirigenti hanno nuovamente scritto alla famiglia Graziani ammettendo che “nell'ampio programma di sostituzione dei vecchi misuratori con quelli di nuova generazione che sta interessando il territorio nazionale, è stato commesso un errore di identificazione dell'utenza che ha comportato l'invio di una comunicazione a un destinatario errato”.

Per i familiari del titolare dell’enoteca di Amatrice, che quando è morto aveva 78 anni, si è rinnovato il dolore per un evento catastrofico che ha segnato profondamente un’intera popolazione. Il 24 agosto 2016, alle ore 3.36, in seguito a un terremoto di magnitudo 6.0 nei pressi di Amatrice, si è assistito a una delle più importanti sequenze sismiche che ha colpito il territorio nazionale nell’ultimo secolo, con 140 comuni e circa 600mila persone coinvolte. Quel giorno, Antonio Graziani si trovava nella sua casa natale, dove ritornava ogni estate.

Si era trasferito da tempo in un’altra zona della città, ma quell’abitazione gli era rimasta nel cuore e non l’ha mai abbandonata, fino all’ultimo giorno della sua vita.

Commenti