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Nasconde il cadavere del figlio disabile per intascare la pensione

Il corpo dell'uomo di 50 anni, oramai "mummificato," è stato tenuto nascosto dalla madre 82enne

Nasconde il cadavere del figlio disabile per intascare la pensione

Per molti mesi aveva tenuto nascosto il cadavere del figlio disabile per continuare ad incassare l'assegno mensile della pensione da 900 euro. È successo a Treviso, dove una donna di 72 anni è stata denunciata dalla Squadra Mobile locale, a conclusione degli accertamenti, per truffa ai danni dello Stato e occultamento di cadavere.

La polizia poco prima dell’inizio della scorsa estate, aveva ritrovato nell'appartamento di un condominio al civico 16 di via Castellana, dove vivevano insieme la donna e il figlio disabile di 50 anni, il corpo di quest'ultimo il quale, secondo i rilevamenti scientifici, era deceduto approssimativamente tra settembre e gennaio, quindi fra i 5 e gli 8 mesi prima del ritrovamento.

L'allarme era scattato a seguito di alcune segnalazioni dei vicini che sentivano provenire dall'appartamento un odore insopportabile. Data l'impossibilità di contattare la madre o il figlio disabile, l'amministratore del condominio aveva dovuto sollecitare l'intervento della figlia della donna, che viveva a Milano ma nemmeno a lei la madre aveva risposto. La figlia, pertanto, aveva deciso di rientrare a Treviso per verificare cosa stesse accadendo facendosi accompagnare dalla polizia fino alla drammatica scoperta avvenuta nel maggio scorso. Una volta entrati in casa, difatti, la donna e le forze dell'ordine si sono trovati davanti uno stato di totale di degrado, con immondizia ovunque, escrementi e, nella camera, il corpo del 50enne morto nel letto. Il cadavere, ormai mummificato, era stato lasciato supino sul letto e abbandonato alla stato di decomposizione.

A seguito dei fatti seguirono fortissime polemiche circa la totale assenza di controlli da parte dei servizi sociali e sul motivo per cui nessuno si fosse reso conto di questa situazione di profondo degrado. Ora la donna dovrà rispondere del reato di truffa ai danni dello Stato, avendo continuato a intascare per alcuni mesi la pensione di 900 euro del figlio, e per occultamento di cadavere.

Dalle testimonianze pervenute alle forze dell’ordine quella di una delle bariste del bar cinese poco distante dal condominio, dove abitualmente la donna si recava per bere il caffè e si faceva solitamente mettere da parte una brioche dicendo che la avrebbe poi portata al figlio disabile.

Dagli accertamenti della squadra mobile di Treviso è emerso che la donna

72enne, si recava di persona presso la sede centrale di Poste in piazza Vittoria a Treviso, per ritirare il denaro in contanti della pensione di invalidità per un complessivo di circa 9mila euro che ora dovrà restituire.

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