La decisione è stata presa il 7 marzo, quando il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo scioglimento dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria per infiltrazioni della 'ndrangheta. E la prima conseguenza è stata l'affidamento della gestione a una Commissione straordinaria (composta da Giovanni Meloni, Maria Carolina Ippolito e Domenico Giordano).
A comunicare la decisione, una nota della prefettura di Reggio Calabria, precisando che "nelle more del perfezionamento della procedura di scioglimento con la firma del Presidente della Repubblica", il prefetto, Michele Di Bari, ha disposto la sospensione dell'Organo di direzione
generale e ha incaricato della gestione provvisoria dell'Ente la giunta straordinaria. Secondo le prime ricostruzioni, da tempo si parlava di un imminente scioglimento dell'Asp per infiltrazioni mafiose.
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