Cronache

Vanno a funghi ma si ritrovano davanti a un branco di cento cinghiali

Salvi per miracolo due amici di Corato

Vanno a funghi ma si ritrovano davanti a un branco di cento cinghiali

Una brutta avventura per due amici di Corato, un Comune in provincia di Bari che si sono ritrovati davanti a un branco di circa cento cinghiali che li stava per travolgere. È accacduto nelle campagne della Murgia, tra Bari e Foggia, in Puglia.

I due erano nel parco nazionale in cerca di funghi, ma hanno trovato gli animali selvatici che si sono fermati a poca distanza da loro. Un comportamento anomalo, come si legge sul quotidiano regionale "La Gazzetta del Mezzogiorno", ma che ha salvato la vita ai due uomini in preda al panico.

I due si trovavano in agro di Ruvo di Puglia, nel barese, quando a un tratto hanno visto il branco di cinghiali. Correvano verso un'altra direzione, poi cambiata per correre incontro ai due uomini che hanno iniziato a temere il peggio vista anche la velocità sostenuta degli animali. "Abbiamo iniziato a correre" ha raccontato alla Gazzetta uno dei due “ma davanti a noi non c’erano alberi o muretti che potessero offrirci riparo. Ho pensato “ora è finita“, perché ormai i cinghiali ci avevano quasi raggiunti e stavano per travolgerci. Ma, in maniera del tutto insperata, quando erano arrivati a una decina di metri da noi si sono fermati di colpo senza alcuna spiegazione e si sono distesi sul terreno". Insomma i due uomini sono vivi per miracolo e giurano che non andranno mai più in cerca di funghi.

Intanto, l'Arif (l'agenzia regionale pugliese per le opere irrigue e forestali), e il Parco nazionale dell'Alta Murgia hanno deciso di gestire insieme un sistema di cattura dei cinghiali nell'area protetta, con la collaborazione del dipartimento di Biologia dell'Università di Bari e dei carabinieri forestali in servizio nel Parco. È stata infatti firmata pochi giorni fa una convenzione . Nel territorio del Parco sono stati montati e già dislocati sei 'Corral', recinti per la cattura degli ungulati (mammiferi di cui fanno parte i cinghiali) la cui presenza è sempre più massiccia sul territorio e rappresenta un pericolo per l'uomo.

Si tratta una risposta alle esigenze di sicurezza dei cittadini del Parco e un primo intervento per arginare i disagi degli operatori economici e degli agricoltori e allevatori che gestiscono attività economiche nell'area protetta.

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