Nessun pateracchio con Conte & C.

Qualche lettore ieri ha storto il naso trovando sul suo Giornale ben due pagine di intervista al presidente Giuseppe Conte. Ma come, sostengono, è il nostro nemico e gli date tanto spazio? E pure lo trattate con i guanti?

Nessun pateracchio con Conte & C.

Qualche lettore ieri ha storto il naso trovando sul suo Giornale ben due pagine di intervista al presidente Giuseppe Conte. Ma come, sostengono, è il nostro nemico e gli date tanto spazio? E pure lo trattate con i guanti? Io penso, altrimenti non avrei fatto l'intervista, che sentire dalla sua viva voce che cosa pensi e pensi di fare il primo ministro sia importante. E in quanto al tono, è uno stile della ditta: non si invita gente a casa propria per prenderla a cazzotti, a maggior ragione se parliamo del presidente del Consiglio dei ministri, qualsiasi sia il suo cognome e la sua appartenenza politica.

Quando si fa un'intervista, i giornalisti decidono le domande, non le risposte. E le risposte che il premier Conte ci ha dato confermano il nostro giudizio pesantemente negativo sulla capacità e sulle possibilità di questo governo di gestire una situazione così grave e complicata. Tra l'altro la sua apertura a collaborare con «l'opposizione più responsabile» in questi mesi non ha trovato alcuna conferma nei fatti, nonostante gli sforzi messi in campo da tutto il centrodestra e da Forza Italia in particolare.

Giuseppe Conte ha dimostrato in questi due anni di governo di essere un abile trasformista. È passato come se nulla fosse dalla Lega al Pd, e non mi stupirei se per superare le difficoltà e le spaccature dell'attuale maggioranza pericolose per la sua sopravvivenza al punto che si parla con insistenza di un nuovo premier e un nuovo esecutivo strizzasse ora l'occhiolino a pezzi del centrodestra. Può essere che da quelle parti qualcuno, con motivazioni più o meno nobili, non veda l'ora che arrivi una chiamata in tal senso, ma sarebbe l'ennesimo pateracchio senza senso né futuro, per di più a titolo sostanzialmente gratuito.

No, Conte si è infilato in questa avventura con Pd e Cinque Stelle e lì deve rimanere, se ne avrà la forza. I suoi più infidi nemici non stanno all'opposizione, li ha in casa, se la veda con loro.

Se nuova fase politica deve essere, e noi ci auguriamo che sia, non si può che passare da un azzeramento dell'attuale assetto, sia nella formula che negli uomini, a partire dal premier. Qualsiasi altra ipotesi è pura fantasia, sterile gioco di palazzo.

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