Niente resse per il reddito di cittadinanza, ma in tanti chiedono il sussidio

Il primo giorno per presentare la domanda del reddito di cittadinanza è scivolato via senza particolari intoppi. File nei Caf e negli uffici postali ma niente resse. In tanti sperano di accedere al sussidio

Niente resse per il reddito di cittadinanza, ma in tanti chiedono il sussidio

In tanti temevano l'assalto alla diligenza, alla fine il primo giorno è scivolato via senza particolari intoppi. Tanta gente fin dalle prime ore del mattino si è messa in fila per presentare le domande, ma la coda è stata smaltita nel giro di poche ore. Chi non ce l'ha fatta è tornato nel pomeriggio.

"A noi, al momento, risulta una situazione a 'macchia di leopardo nel Paese. C'è stata una grande affluenza nelle regioni meridionali come Campania, Calabria, Sicilia. Ma non ci sono state situazioni con code chilometriche, con emergenze". Così Mauro Soldini, coordinatore della Consulta nazionale dei Caf. "Sono stati presi tanti appuntamenti per fare l'Isee -spiega Soldini- e anche per fare la domanda per il reddito di cittadinanza. C'è stato, però, un comportamento lineare da parte degli utenti, dovuto anche alle indicazioni delle Poste sulla presentazione in ordine alfabetico e anche a quanto da noi sottolineato sul fatto che le domande si possono presentare da oggi fino al 31 marzo, e che quindi c'è tutto il tempo".

Ma dietro ogni domanda c'è una storia, di chi nel reddito spera di poter svoltare in attesa di un lavoro che al momento non esiste. "Penso di aver diritto al sussidio perché ho un Isee bassissimo ma in realtà non voglio altro che un lavoro", racconta un signore che stamattina si è presentato in uno dei tanti Caf di Palermo per presentare l'istanza del reddito di cittadinanza. "Anch'io sono qui da stamattina - afferma un utente -. Vorrei lavorare, ma a 65 anni chi mi prende?", si chiede malinconicamente.

I Caf tirano un sospiro di sollievo ."Anche noi ci aspettavano molta più gente - rileva una dipendente - soprattutto nell'ultimo mese siamo stati presi d'assalto. Forse perché alcuni scelgono di presentare la richiesta negli uffici postali, così possiamo dividerci il carico di lavoro". Ma c'è anche chi avverte. "In tanti temevano l'assalto alla diligenza, alla fine il primo giorno è scivolato via senza particolari intoppi. Tanta gente fin dalle prime ore del mattino si è messa in fila per presentare le domande, ma la coda è stata smaltita nel giro di poche ore. Chi non ce l'ha fatta è tornato nel pomeriggio. "A noi, al momento, risulta una situazione a 'macchia di leopardo nel Paese.

C'è stata una grande affluenza nelle regioni meridionali come Campania, Calabria, Sicilia. Ma non ci sono state situazioni con code chilometriche, con emergenze". Così Mauro Soldini, coordinatore della Consulta nazionale dei Caf. "Sono stati presi tanti appuntamenti per fare l'Isee -spiega Soldini- e anche per fare la domanda per il reddito di cittadinanza. C'è stato, però, un comportamento lineare da parte degli utenti, dovuto anche alle indicazioni delle Poste sulla presentazione in ordine alfabetico e anche a quanto da noi sottolineato sul fatto che le domande si possono presentare da oggi fino al 31 marzo, e che quindi c'è tutto il tempo".

Ma dietro ogni domanda c'è una storia, di chi nel reddito spera di poter svoltare in attesa di un lavoro che al momento non esiste. "Penso di aver diritto al sussidio perché ho un Isee bassissimo ma in realtà non voglio altro che un lavoro", racconta un signore che stamattina si è presentato in uno dei tanti Caf di Palermo per presentare l'istanza del reddito di cittadinanza. "Anch'io sono qui da stamattina - afferma un utente -. Vorrei lavorare, ma a 65 anni chi mi prende?", si chiede malinconicamente.

I Caf tirano un sospiro di sollievo ."Anche noi ci aspettavano molta più gente - rileva una dipendente - soprattutto nell'ultimo mese siamo stati presi d'assalto. Forse perché alcuni scelgono di presentare la richiesta negli uffici postali, così possiamo dividerci il carico di lavoro". Ma c'è anche chi avverte da chi fa gli errori più comuni. "La richiesta del reddito di cittadinanza da più componenti della stessa famiglia non è possibile perché può essere chiesto da una sola persona".

Per presentare la domanda servono, alla mano, il documento identità, il codice fiscale e l’attestazione Isee. "Sino ad ora abbiamo caricato 189 pratiche - spiegano dagli uffici della Uil Sicilia -. Contiamo di chiudere a 250 tra poche ore. Gli sportelli nei quartieri popolari sono stati quelli che hanno avuto più affluenza, come la sede centrale di via Ximenes a Borgo vecchio".

Spostandosi invece, negli uffici postali la situazione appare tranquilla. Da ieri, nei 785 uffici postali della Sicilia sono apparsi degli avvisi. Si tratta di un calendario che suggerisce agli utenti il cui cognome inizia con la A e con la B di presentarsi oggi, a quelli con la C di presentarsi domani e così via, fino a concludersi mercoledì prossimo con le lettere dalla S alla Z.

Ad oggi sono circa 181mila i nuclei familiari siciliani che, secondo Svimez, hanno diritto al sussidio. La richiesta può essere presentata alle Poste, nei Centri di assistenza fiscale oppure sul sito redditodicittadinanza.gov.it.

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