Cronache

"I dittatori...". La solita Jebreal attacca ancora la Meloni

L'ennesima accusa della giornalista palestinese arriva via social: "Giorgia ammicca alla nostalgica base fascista". Poi l'incredibile commento sulle cariche di polizia a Palermo: "Sembra iniziata l'era Meloni"

"I dittatori...". La solita Jebreal attacca ancora la Meloni

"Oggi sembra già iniziata l’era Meloni". Così si crea uno scenario fittizio dalle tinte volutamente cupe. Così si alimenta una narrazione secondo la quale l'Italia sarebbe sull'orlo di un pericoloso baratro. Agli sgoccioli della campagna elettorale, un nuovo attacco a Giorgia Meloni è arrrivato via social da Rula Jebreal. Con una serie di tweet, la giornalista ha accusato la leader Fdi di ammiccare ai nostalgici del Ventennio, poi ha pure azzardato un improbabile commento "politico" sulle cariche di polizia avvenute nelle scorse ore a Palermo.

Come già avvenuto nei mesi scorsi, Rula è tornata a insistere sul presunto allarme fascismo. Stavolta a partire da alcune dichiarazioni della Meloni, che in un comizio aveva affermato: "Sogno una nazione nella quale le persone che hanno dovuto abbassare la testa per tanti anni, magari facendo finta che la pensavano in maniera diversa sennò sarebbero stati tutti cacciati, possano dire come la pensano". Quel riferimento all'egemonia di pensiero della sinistra è stato però interpretato dalla Jebreal in forma negativa (ci saremmo stupidi del contrario). "L'ultimo messaggio della campagna elettorale di Giorgia Meloni è un ammiccamento/un cenno alla sua nostalgica base fascista", ha scritto su Twitter la giornalista.

Poi l'ulteriore sferzata alla leader di Fratelli d'Italia. "È così che normalizzi il fascismo, rendendolo socialmente accettabile", ha attaccato ancora Rula, sebbene l'esponente di centrodestra non avesse fatto alcun riferimento a quell'ideologia. In un successivo tweet, poi, la giornalista palestinese si è spinta oltre. Commentando gli scontri avvenuti a Palermo tra la polizia e alcuni manifestanti di sinistra, la Jebreal ha scritto: "Oggi sembra già iniziata l'era Meloni… Manifestanti e giornalisti pestati, caricati a manganellate". Come se a influenzare gli agenti nel loro lavoro fosse stato un eventuale indirizzo politico.

Peraltro, dal palco del proprio comizio, la leader di Fratelli d'Italia aveva lanciato messaggi tutt'altro che anti-democratici. "Siamo fieri di quello che siamo, non abbiamo bisogno di impedire agli altri di parlare. È quando non sai che dire o non hai risposte dignitose da dare che devi impedire agli altri di esprimersi", aveva detto.

Implacabile però il commento social della Jebreal: "I dittatori fanno il tifo per Giorgia e brinderanno, il prossimo 25 settembre, in caso di vittoria di Fdi e della destra".

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