Cronache

La Sea Watch non si ferma più e vuole mettere ancora in Italia

L'Ong tedesca ha effettuato nelle scorse ore altre operazioni nel Mediterraneo centrale: adesso la Sea Watch 3 ha 361 migranti a bordo e potrebbe chiedere di sbarcare in Italia

La Sea Watch non si ferma più e vuole mettere ancora in Italia

Sono tre gli interventi portati a termine oggi da Sea Watch 3, la nave dell'omonima Ong tedesca in navigazione nel Mediterraneo centrale. E sono cinque gli interventi di questa missione.

Dopo l'avvistamento del velivolo Moonbird, la nave della ong tedesca ha soccorso altri 44 migranti che erano su una barca di legno che era sul punto di ribaltarsi. In mattinata si era avuta notizia di un primo salvataggio di migranti, con 77 persone fatte salire a bordo della nave diventata famosa dopo lo speronamento, nel giugno del 2019, di una motovedetta della Guardia di Finanza all'ingresso del porto di Lampedusa quando al timone vi era Carola Rackete.

Poche ore dopo, la stessa Ong tedesca ha fatto sapere di un altro salvataggio con ulteriori 97 migranti tirati a bordo. In totale, negli ultimi tre giorni sono state cinque le operazioni di Sea Watch: le prime due hanno avuto luogo infatti tra venerdì e sabato ed avevano portato all'interno della nave 147 persone.

Dopo le ultime operazioni odierne, sono 361 i migranti a a bordo. Ma è possibile che nelle prossime ore la Sea Watch 3 si diriga verso altri barconi segnalati in difficoltà. Gli attivisti su Twitter hanno dichiarato infatti che Moonbird, il mezzo aereo usato dall'Ong per pattugliare il Mediterraneo centrale, avrebbe avvistato altri quattro gommoni con diversi migranti a bordo in navigazione dopo essere partiti dalla Libia.

Una circostanza che testimonia l'impennata del flusso migratorio registrata in questo mese di febbraio, dove in poco più di 25 giorni sono sbarcati nel nostro Paese qualcosa come 3.497 migranti.

Complice anche temperature primaverili e una condizione del mare favorevole alle traversate, il mese che si sta chiudendo è stato contraddistinto da un trend di partenze dalla Libia molto importante. E se nel 2020 è stata la rotta tunisina a creare non pochi grattacapi all'Italia, adesso il pericolo viene dalle coste nordafricane.

Da qui peraltro sono salpati migranti risultati poi positivi, una volta giunti nel nostro Paese, al coronavirus. Segno che l'epidemia e la situazione sanitaria anche nell'altra sponda del Mediterraneo non appare molto incoraggiante. Attualmente ad esempio, sulla nave Splendid, una di quelle usate dal ministero dell'Interno per la quarantena, sono circa 60 i positivi. Altre persone contagiate sono a bordo anche dalla nave Allegra.

Intanto la Sea Watch 3, con i 361 migranti a bordo, potrebbe nelle prossime ore fare rotta verso l'Italia. L'Ong chiederà probabilmente un porto sicuro al governo maltese ed a quello italiano.

Considerando che da La Valletta in questo 2021 non sono mai giunte risposte positive, non è molto lontano dalla realtà pensare che la Sea Watch 3 potrebbe rappresentare una delle prime navi Ong a chiedere lo sbarco in Italia da quando si è insediato il governo Draghi.

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