Carabiniere ucciso

Omicidio Cerciello, l'interrogatorio di Hjorth: "Maschio, come ti chiami?"

L'esclusiva è del Corriere della Sera: nel filmato i carabinieri fanno domande a Gabriel Christain Natale Hjort, accusato di aver ucciso il brigadiere Mario Cerciello Rega

Omicidio Cerciello, l'interrogatorio di Hjorth: "Maschio, come ti chiami?"

Dopo mesi di "silenzio" mediatico, torna in prima pagina l'omicidio di Mario Cerciello Rega, il brigadiere dei carabinieri assassinato con undici coltellate da Gabriel Christian Natale Hjorth e Lee Finnegan Elder. La vicenda risale alla scorsa estate: nella notte tra il 26 e il 27 luglio, nel quartiere Prati di Roma, i due teenager statunitensi aggredirono mortalmente il militare.

Il Corriere della Sera ha infatti pubblicato un video esclusivo nel quale si vedono le immagini filmate – e non solo fotografate – del noto interrogatorio a Hjorth. L'Arma è finita sotto accusa per aver legato le mani e bendato gli occhi del ragazzo, durante l'interrogatorio in caserma.

Nei pochi secondi di girato, si sentono le domande degli uomini della Benemerita: "Maschio, come ti chiami? Oh, come ti chiami? Come ti chiami? Dimmi come ti chiami, dimmi il tuo nome" – e le risposte evasive dell'americano: "Che cambia? Cosa cambia". Nel video, si sente la voce di un altro militare: "Da quanto tempo sei in Italia?". A questa domanda Natale Hjorth risponde: "Da…una settimana". E ancora: "Che fai in Italia?", "Sono qui a trovare la famiglia", "Dove?", "A Roma, ma non so esattamente dove…". Il tutto con le mano legate e la bande sul volto.

Come scrive Fiorenza Sarzanini per il Corsera, il giovane viene interrogato senza che sia presente il suo avvocato: "Questo filmato mostra adesso i carabinieri che gli stanno intorno, lo incalzano. Tra loro c'è anche una donna". Inoltre, la firma del quotidiano di via Solferino riporta ch nella stanza del nucleo investigativo c'è anche Andrea Varriale, il sottufficiale dei carabinieri che era con Cerciello quella sera e che ha lottato con Gabriele Natale Hjorth mentre Lee Finnegan Elder colpiva Cerciello con undici fendenti mortali.

Per la procedura di interrogatorio non consentita dalla legge e per aver diffuso le foto nelle chat di WhatsApp tra i militari, sono finiti nei guai (e nel mirino della procura di Roma) il carabiniere Fabio Manganaro, accusato di aver adottato "misura di rigore non consentita dalla legge" per avere bendato il ragazzo originario della California, e il collega Silvio Pellegrini, accusato di abuso d'ufficio e pubblicazione di immagine di persona privata della libertà

Da quanto emerso recentemente (a novembre 2019) grazie a un colloquio in carcere, pare che entrambi gli americani fossero assolutamente consapevoli che Cerciello Rega e il collega fossero membri delle forze dell'ordine.

"I saw two cops", cioè "ho visto due poliziotti", si è infatti lasciato scappare Finnegan in una chiacchierata in carcere intercettata dagli inquirenti.

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