Cronache

Palpeggiata in diretta tv, al via il processo per il tifoso della Fiorentina

A ottobre Andrea Serrani, ristoratore 46enne di Ancona, dovrà comparire davanti al giudice per le udienze preliminari con l’accusa di violenza sessuale

La giornalista Greta Beccaglia
La giornalista Greta Beccaglia

Entra nel vivo il processo a carico del 46enne Andrea Serrani, il ristoratore tifoso della Fiorentina che, al termine della partita della squadra viola contro l’Empoli, fuori lo stadio Castellani, lo scorso anno, palpeggiò il sedere della giornalista Greta Beccaglia, impegnata nelle interviste ai tifosi post gara per conto dell’emittente televisiva Toscana Tv. L’episodio fu ripreso in diretta, nell’imbarazzo generale, ed ebbe un notevole risalto mediatico. La giornalista denunciò per molestie sessuali il tifoso viola, condannando in maniera netta il suo deplorevole gesto e adesso, a distanza di quasi dodici mesi, come riporta il quotidiano La Nazione, il sostituto procuratore Carmine Pirozzoli ha chiesto il rinvio a giudizio dell’indagato, che è originario della provincia di Ancona.

Serrani dovrà presentarsi davanti al giudice per le udienze preliminari il 24 ottobre prossimo per l’avvio di un processo che potrebbe vedere come parti civili, a sostegno della giornalista molestata, anche l’ordine dei giornalisti della Toscana e il sindacato di categoria Ast, che hanno fin dal primo momento mostrato massima solidarietà a Greta Beccaglia. In questi mesi non si sono sopite le polemiche per il gesto compiuto dal tifoso della Fiorentina. La giornalista, seppure sotto choc quando fu palpeggiata dal 46enne, ebbe la prontezza di rispondergli in diretta televisiva redarguendolo per la violenza subita. Poco dopo denunciò l’episodio alla polizia che riuscì facilmente, grazie alle immagini video, a indentificare l’uomo.

Da quel momento Serrani non ha avuto vita facile, poiché è stato preso di mira sui social media, tanto che il suo avvocato ha dovuto difenderlo pubblicamente temendo per la sua incolumità. Secondo il legale, il suo assistito sicuramente ha sbagliato, e per questo avrebbe anche chiesto immediatamente scusa alla giornalista, ma non può essere considerato alla stregua di uno stupratore e non merita di essere perseguitato come un criminale. Il tifoso viola, però, rischia grosso a livello penale, poiché è accusato di violenza sessuale. Il 46enne potrebbe subire una condanna che va dai sei ai dodici anni di reclusione.

Adesso la parola passa ai giudici che, a partire dal mese prossimo, si occuperanno del caso.

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