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"Parole che fanno male, chieda scusa". Rita Dalla Chiesa contro Fedez

L'ex conduttrice tv commenta la richiesta d'archiviazione per il procedimento contro il rapper, che in un brano aveva definito i carabinieri "infami, figli di cani". "Forse non si rendeva conto di quel che cantava"

"Parole che fanno male, chieda scusa". Rita Dalla Chiesa contro Fedez

Carabinieri "infami e figli di cane". Certe parole fanno male, feriscono. Soprattutto quando urtano la sensibilità di chi, come Rita Dalla Chiesa, ben conosce l'impegno e l'abnegazione degli uomini in divisa. La conduttrice tv, figlia del generale ucciso 40 anni fa dalla mafia, non a caso ha reagito con parole amare alla richiesta d'archiviazione della procura di Milano nei confronti di un procedimento contro Fedez. In un suo brano, infatti, il rapper aveva bollato i militari con espressioni forti, che secondo il pm rientravano però nel perimetro legittimo della "critica aspra" e non in quello del vilipendio.

Certo, al di là dell'aspetto giuridico quelle frasi non smettono di infastidire anche ad anni di distanza. "Per me i carabinieri non possono essere toccati in nessun modo, è qualcosa che mi fa male sentire usare quei termini", ha commentato al riguardo Rita Dalla Chiesa. L'ex conduttrice, oggi candidata alle elezioni con Forza Italia, ha poi proseguito: "È vero che fa parte del linguaggio della musica rap, in tutto il mondo e non solo in Italia. Si tratta di un linguaggio giovanile che possiamo accettare o meno, io non lo accetto ma io non sono giovane. Insomma non mi scandalizzo più di tanto".

Lo storico volto Mediaset ha inoltre aggiunto: "A me piacciono le canzoni di Fedez, forse quelle parole fanno parte di un pezzo della sua vita in cui neanche si rendeva conto di quello che stava cantando. I ragazzi nelle canzoni dicono a volte cose terribili. Forse basterebbe che lui chiedesse scusa ai Carabinieri, dicesse che non voleva offenderli". Al momento, però, non si registrano scuse da parte del noto cantante, né precisazioni su quelle vecchie espressioni finite al vaglio della giustizia dopo la denuncia per vilipendio presentata da un colonnello dei carabinieri in congedo.

Se pur con un certo ritardo, il rapper sarebbe sempre in tempo per chiarire il proprio pensiero e rettificarlo: ci auguriamo lo faccia, se non altro a motivo della visibilità sociale che lo contraddistingue. Nelle ultime settimane, Rita Dalla Chiesa si era trovata a commentare con altrettanta amarezza un'altra situazione poco piacevole, in quel caso legata direttamente alla memoria del proprio padre.

Con un inspiegabile paradosso, in Rai era stata infatti rimandata una fiction sul generale Dalla Chiesa per rispettare la par condicio ma al contempo al festival di Venezia era stato proposto un film nel quale si accostava Giorgia Meloni al fascismo. "Sicuramente ci sono stati due pesi e due misure", aveva osservato con disappunto l'ex presentatrice tv.

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