Cronache

"Il terrore di quella sera...". Pedinata e assalita nel centro di Monza

Pedinata da due individui mentre stava tornando a casa, di sera. Il racconto della vittima, che ora non riesce più a condurre una vita normale

Immagine da Wikipedia
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Una sera come tante, a Monza: dopo aver chiuso il negozio, era passata al supermercato per acquistare qualcosa per la cena e si era poi diretta verso l'auto, per tornare a casa. Qualcosa, però, ha irrimediabilmente infranto la sua normalità, facendola piombare nel terrore.

Il racconto della 40enne aggredita nel pieno centro di Monza all'inizio di questa settimana è comune a quello di molte altre vittime. Presa di mira da due uomini, presumibilmente intenzionati a portarle via la borsa, era stata seguita fino alla propria auto, posteggiata non molto distante dal Duomo. Erano le 19:30 di sera, si stava facendo buio. Trovatasi da sola, la 40enne non aveva impiegato troppo tempo per rendersi conto di essere pedinata da qualcuno. Provvidenziale la fuga all'interno di una palazzina, dove chiedere aiuto.

A distanza di qualche giorno, però, la paura e l'agitazione sono ancora ben presenti. Difficile pensare di tornare alla normalità di prima, come la donna confessa a Il Giorno.

"Da quella sera non sono più la stessa persona. Mi guardo sempre attorno, soprattutto se finisco di lavorare dopo le 19.30" racconta. "Ho paura di attraversare il centro di Monza, di incappare in qualche balordo che, magari in preda agli effetti dell'alcol o della droga, potrebbe farmi del male".

La donna dichiara di non ricordare come fossero gli individui che la stavano seguendo, perché era troppo buio. "Quando ho percepito il pericolo ho cercato di allungare il passo e ho stretto subito lo spray al peperoncino che tengo sempre in tasca. Fortunatamente non è stato necessario estrarlo e utilizzarlo" spiega. "Quando ho gridato sono scappati, ma non è normale che in una città come Monza si debba aver paura di camminare in centro alle otto di sera".

Un problema di molte città italiane, non soltanto Monza. Il problema relativo alla sicurezza delle strade è un fatto reale. Il terribile episodio ha portato dei cambiamenti nella vita della 40enne, che ora non passa pià dal supermercato dopo il lavoro. Oppure chiede a un collega di accompagnarla.

La donna non sta solo rinunciato al minimarket, ma anche a quelle due chiacchiere con le colleghe al termine del lavoro, o a un aperitivo. "Tra le 18.30 e le 20 il centro di Monza si svuota. Chiudono i negozi e gli uffici e le persone tornano a casa" afferma la 40enne. "È in quel momento che, purtroppo, in centro ci sono anche persone che vivono ai margini della società e che spesso importunano i passanti. Servono pattugliamenti, anche solo a piedi" aggiunge.

Intanto la 40enne, che ha denunciato quanto le è accaduto ai carabinieri, sta cercando di seguire tutti i consigli che i militari le hanno dato: avere il cellulare carico, stare al telefono mentre si torna a casa e si è da soli, evitare zone buie o poco illuminate, indicare sempre all'interlocutore in che tratto di strada ci si trova, fornendo dei riferimenti.

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