Cecilia Strada, la figlia del fondatore di Emergency, ha dichiarato: «Non fate sesso con i fascisti, non fateli riprodurre, anche solo per non dare loro una gioia». Non avevo mai pensato a un erotismo ideologico o antifascista. Il piacere è liberazione degli istinti, anche contraddittori, non elaborazione razionale e tantomeno programmatica. Lo sfogo non è della Strada, in verità, ma è la trascrizione di una scritta murale. Appena fatto proprio da lei, il pensiero ha raccolto su Facebook centinaia di commenti, tutti negativi e non solo per contrasto politico: «È la testimonianza di quanto la miseria umana può annidarsi in un essere spregevole e pieno di odio verso il prossimo». Ovvero: «Come se qualcuno avesse il coraggio perverso di avvicinarla». O ancora: «Non sono fascista, ma se costei dovesse mai provarci, posso sempre dichiararmi tale...».
Da quello che si capisce, la figlia di Gino Strada può stare tranquilla. Non troverà fascista che voglia fare sesso con lei e tantomeno riprodursi in lei; o che vorrà darle una gioia, proponendosi. Bisogna riconoscere che il sesso è un'altra cosa e non ha orientamento politico.
Per questo temo che la Strada faticherà a trovare anche comunisti disposti a fare l'amore con lei.Diciamo che la questione non è politica e la finirei qui. O Michele Serra, che ancora non ha commentato, è pronto a offrirsi?
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