La morte è una macchina più veloce delle altre. Non mette la freccia di sorpasso e del segnale esagonale con la scritta stop ne riconosce soltanto lo sfondo: rosso come il sangue che si mischia al grigio dell'asfalto. Che sia per un malore, una manovra azzardata o una distrazione, di sicuro c'è solo che il fato non fa differenza. "A morte 'o ssaje ched'e?...è una livella", recitava Totò. E a farne le spese non ci sono soltanto politici come Altero Matteoli o il leghista Gianluca Buonanno. Dal mondo dello spettacolo a quello sportivo passando per imprenditori, stilisti, cantanti, scrittori e attori la falce nera non fa differenze e si è portata via icone del Novecento.
Nel 1960, a fermare il cuore dello scrittore Albert Camus non fu la tubercolosi che lo flagellava da anni, ma un incidente stradale. L'ultima pagina della propria vita. Quella che qualcuno scriverà al posto tuo. Come è successo anche a Gianni Brera, morto il 19 dicembre 1992 sulla strada che collega Codogno a Casalpusterlengo quando un'auto sbandò e invase la sua carreggiata. Gesualdo Bufalino passò a miglior vita quattro anni dopo nella strada siciliana tra Comiso e Vittoria mentre tornava dalla moglie. Era il periodo del romanzo Shah Mat (L'ultima partita di Capablanca) sulla vita dello scacchista cubano José Raúl Capablanca, di cui resteranno solo due capitoli. Italo Svevo invece stava lavorando a una serie di novelle e a un quarto romanzo, Il Vecchione o Le confessioni di un vegliardo, quando il 12 settembre 1928 ebbe un incidente in automobile, con l'autista, la moglie e il nipote. Morirà a causa di una crisi cardiaca il giorno dopo.
Il calciatore Paolo Barison morì la mattina di martedì 17 aprile 1979 sull'autostrada dei Fiori nei pressi di Andora (SV) scontrandosi con un autoarticolato che aveva sbandato e sfondato il guardrail finendo nella carreggiata opposta. Il ciclista Antonio Bevilacqua all'età di 53 anni fu beffato dal fato e da un banale incidente durante un allenamento su strada quando urtò accidentalmente una ragazza a bordo strada scivolando e battendo violentemente la testa sull'asfalto.
Il cantante Fred Buscaglione ci lasciò a soli 38 anni mentre era a bordo della sua Ford Thunderbird nel quartiere romano dei Parioli scontrandosi con un camion. Charles Conrad, il terzo uomo a mettere piede sulla Luna, morì disteso sull'asfalto a causa di un incidente in motocicletta. L'asfalto, appunto. Quel filo grigio che lega tutto. Un destino comune capitato anche a James Dean, Rino Gaetano, Artemio Franchi, a cui oggi è dedicato lo stadio di Firenze, la cui autò sbandò sull'asfalto bagnato finendo la sua corsa contro un camion. Il 13 settembre 1982 Grace Kelly, diversamente dalla consueta abitudine di farsi accompagnare dall'autista, quella mattina decise di guidare la propria auto ma perse il controllo e precipitò in una scarpata.
Una distrazione di un attimo può essere fatale. Lo fu per Antoni Gaudí quando la sera del 7 giugno 1926 attraversò senza prestare attenzione e fu travolto da un tram di passaggio e lasciato tramortito sul selciato. Nessuno fu in grado di riconoscere la sua identità, considerato anche il suo abbigliamento piuttosto trasandato e, anzi, alcuni tassisti si rifiutarono persino di condurlo in un ospedale, scambiandolo per un povero uomo.
Il destino beffardo non risparmia nemmeno quelli che la morte l'hanno sempre sfidata in pista. E a volta arriva nel modo più assurdo. È il caso del motociclista Nicky Hayden morto nel maggio dell'anno scorso in sella a una bicicletta vicino Misano Adriatico. Come non citare poi l'incidente di Lady Diana e di Dodi Al-Fayed ancora immerso nel mistero. Tornando in Italia Nicola Trussardi morì in un incidente stradale il 13 aprile 1999, dopo aver perso il controllo della sua Mercedes-Benz, mentre percorreva la Tangenziale Est di Milano, andando a colpire la cuspide dell'uscita di Cascina Gobba. Anche suo figlio Francesco morirà quattro anni dopo in un incidente stradale con la sua Ferrari 360, all'età di 29 anni.
Il 30 novembre 2013 Paul Walker invece era a bordo di una Porsche Carrera GT guidata da un amico quando perse la vita all'età di 40 anni a Santa Clarita (Los Angeles). L'auto si schiantò contro un lampione e due alberi e poi prese fuoco. Lui, l'attore di Fast and Furios, ha fatto la sua ultima corsa - come tutti gli altri - fermandosi davanti a quello "Stop" rosso come il sangue.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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