Cronache

Preso a Napoli terrorista gambiano affiliato all'Isis che progettava attentati

L’africano avrebbe preso parte agli addestramenti militari del Califfato in Libia

Preso a Napoli terrorista gambiano affiliato all'Isis che progettava attentati

Un gambiano è stato arrestato a Napoli con l’accusa di essere un terrorista affiliato all’Isis. L’africano avrebbe preso parte agli addestramenti militari del sedicente Stato Islamico in Libia e stava progettando anche un attentato in Spagna o in Francia. A renderlo noto è Giovanni Melillo, procuratore del capoluogo campano.

Il 34enne extracomunitario, infatti, avrebbe dovuto compiere un attentato insieme a un altro uomo, un giovane di 22 anni, già fermato nei mesi scorsi nei pressi della moschea di Licola, in provincia di Napoli, grazie a un blitz congiunto dei Ros e della Digos. Il suo complice pubblicò sul servizio di messaggistica Telegram un filmato durante il quale giurava la propria fedeltà all’Isis e al califfo Al Baghdadi, promettendo di combatterne la causa contro l’Occidente.

Il 22enne, secondo quanto emerso finora dalle indagini, aveva ricevuto l’ordine di falciare la folla con un’auto in corsa, seguendo lo schema dell’attentato terroristico di Nizza il 14 luglio 2016. Ora, insieme al gambiano, preparavano un nuovo attacco terroristico per mietere vittime.

Il lupo solitario dell'Isis

"Gli arresti che abbiamo compiuto fanno sperare che ora il proposito di attentato terroristico sia stato abbandonato. In una telefonata alla moglie diceva di aver sentito la voce di Dio, la voce di Allah. Ha detto che era un soldato". Questo è quanto ha riferito il procuratore di Napoli Giovanni Melillo riferendosi al terrorista, raccontato che il gambiano "è stato monitorato giorno e notte"

Tant'è che, infatti, l'africano fermato nel Napoletano per terrorismo internazionale viene ripreso da una telecamera nascosta mentre mima l'uso di un mitra e pronuncia frasi in arabo oome: "Prendere la pistola per sparare e uccidere, ok vieni qua" e ancora: "Per favore vieni, ok tu sei molto pesante e non so come ti senti così. Molto pensate, capito? Si".

Il gip partenopeo ha tratteggiato il suo profilo psicologico come fragile e facilmente manipolabile dalla propaganda dei terroristi islamici.

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