Cronache

Processo per il sequestro di Silvia Romano: fuggito un imputato

Di Ibrahim Adan Omar, personaggio chiave nel rapimento della volontaria, si sono perse le tracce. Processo rimandato. I testimoni: "Ci vogliono uccidere"

Processo per il sequestro di Silvia Romano: fuggito un imputato

Ibrahim Adan Omar non si è presentato in aula. È sparito, scomparso nel nulla. Ieri l'uomo, uno dei presunti rapitori di Silvia Romano, non si è visto in tribunale per l'inizio del processo. Di lui si sono perse tutte le tracce.

Fuori dal carcere grazie al pagamento di una cauzione, ora l'uomo risulta irreperibile. E così, a distanza di un anno dal sequestro della giovane volontaria italiana, la chiusura del caso sembra ancora molto lontana. Silvia Romano è stata rapita lo scorso 20 novembre mentre si trovava nel villaggio di Chakama, in Kenya. Da quel momento di lei non si è più saputo nulla.

Il processo

Ora il colpo di scena: dopo rinvii e slittamenti, il processo a carico di Ibrahim Adan Omar e di altri due presunti complici, Abdulla Gababa Wario (ora in carcere) e Moses Luwali Chembe (libero dopo il pagamento della cauzione) si è aperto senza un imputato. Scomparso. Durante l'udienza dovevano essere ascoltati i testimoni del sequestro, ma dopo mezz'ora il giudice ha rimandato (di nuovo) il processo. In tre però si sono sfogati: "Chakama è un piccolo centro e ci conosciamo tutti. Per favore concludete questo processo in fretta. Abbiamo paura che qualcuno voglia ucciderci per tapparci la bocca".

Come spiega ilGiorno, le indagini stanno andando avanti, ma ancora non si è arrivati a nessun punto di svolta. La scorsa settimana, a margine del vertice di Nairobi tra il viceministro degli Esteri Emanuela Del Re e due ministri del Kenya, si è parlato della vicenda. "La riunione ha consentito di fare stato della forte collaborazione a livello operativo tra i due Paesi per una positiva soluzione della vicenda", si legge in una nota dove viene precisato anche che il Kenya è fortemente impegnato per trovare la soluzione.

Queste però sembrano essere solo belle parole visto che le autorità si sono fatte sfuggire uno degli imputati. Ibrahim Adan Omar sarebbe il personaggio chiave nel rapimento della volontaria 24enne. Originario della Somalia, il 35enne era stato trovato in possesso di una delle armi usate nel corso del blitz nel villaggio di Chakama. Dopo essere stato arrestato, è uscito di prigione grazie alla cauzione pari a 26mila euro versata da un "uomo misterioso" che potrebbe appartenere al gruppo terroristico jihadista Al-Shabaab.

L'Italia

Intanto in Italia si cerca di non abbassare l'attenzione sul caso. "La Farnesina sta portando avanti un delicato lavoro per fare luce su questo caso - ha spiegato la deputata 5S Yana Chiara Ehm -. Al di là delle notizie che arrivano periodicamente sulla dinamica della sparizione di Silvia, ciò che mi preme sottolineare è che come parlamentari non smetteremo di chiedere verità per poter dare presto delle risposte alla famiglia e riportare Silvia a casa.

Sono in costante contatto con la nostra unità di crisi, serve il massimo riserbo, ma è fondamentale non abbassare mai l'attenzione sulla faccenda".

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