Cronache

Punta da una zanzara, muore a 21 anni dopo 5 giorni

La 21enne, aspirante pilota di aerei, era stata ricoverata in gravissime condizioni. L'autopsia: "L'infezione ha raggiunto il cervello"

Punta da una zanzara, muore a 21 anni dopo 5 giorni

Sognava di fare il pilota di aerei ma è morta per un'infezione causata da una puntura di zanzara. A un anno dal decesso di Oriana Pepper, 21enne inglese di Bury St Edmunds (Suffolk), il medico legale ha dettagliato le circostanze del decesso: un'embolia cerebrale dovuta alla "trafittura dell'insetto sulla fronte". La notizia è stata confermata dal tabloid inglese Metro.uk mercoledì mattina.

Cosa è successo

I fatti risalgono al 7 luglio di un anno fa. Oriana si trovava ad Anversa, in Belgio, per partecipare alle selezioni da pilota di una nota compagnia di volo. Purtroppo però, il suo sogno si è infranto ancor prima di realizzarsi per via della puntura di una zanzara. La 21enne, punta dall'insetto vicino all'occhio destro, è stata costretta a una corsa forsennata al Pronto Soccorso riportando un gonfiore anomalo sulla fronte. Come da prassi, i medici le hanno prescritto una terapia di antibiotici: non ha funzionato. Appena due giorni dopo, la ragazza ha perso i sensi finendo nuovamente in ospedale. Stavolta le sue condizioni sarebbero state "gravissime" motivo per cui, nonostante l'intervento tempestivo dei sanitari, non c'è stato nulla da fare. Oriana è morta il 21 luglio del 2021.

L'autopsia

Lo scorso mercoledì mattina, il medico legale Nigel Presley, ha depositato l'autopsia parlando di una "sfortunata tragedia che ha colpito una giovane donna". È bene precisare che la puntura di una zanzara non è letale ma lo è stata per Oriana. Gli accertamenti autoptici hanno consentito di accertare che la 21enne è morta per un'embolia cerebrale alla quale si è aggiunta un'infezione da un batterio chiamato "stafilococco aureo". "La puntura della zanzara le ha provocato una grave infezione che ha poi infettato l'arteria carotide del collo fino all‘occlusione di un'arteria del cervello da parte di un embolo", ha spiegato il dottor Presley.

Poi ha concluso: "Non ho mai visto un caso come questo".

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