Cronache

Quale università? I ragazzi chiedono ancora a mamma e papà

Nonostante l’evoluzione dei costumi, permane il singolare fenomeno di dipendenza: lo segnala uno studio di “OrientaSud“ 

Quale università? I ragazzi chiedono ancora a mamma e papà

Per quanto siano maturi e disinibiti, per quanto rivendichino autonomia e disinvoltura nelle loro scelte di vita, quando si tratta di decidere a quale facoltà universitaria iscriversi i nostri ragazzi sembrano ricadere misteriosamente in una improvvisa regressione: chiedono a mamma e papà.
Certo nello studio vedono sempre un’ancora di salvezza. E dopo il diploma non hanno dubbi: quasi il 70 per cento di loro andrà all’università (a registrarlo sono i dati di OrientaSud, il salone di orientamento per i ragazzi del meridione, giunto alla tredicesima edizione).
Le conferenze di facoltà di OrientaSud hanno dimostrato che ad avere il maggior appeal sono sempre gli stessi campi: giurisprudenza, medicina ed economia. Ma i ragazzi, tra i 17-19 anni, continuano a preferire corsi di laurea già «provati» o consigliati dai propri genitori, quando non sono addirittura sostituiti da loro nella scelta. A confermarlo anche l’affluenza ai seminari di orientamento, dai quali emerge che mamma e papà sono i principali «consulenti» nella scelta alla Facoltà. 
Quanto invece agli indirizzi selezionati, nonostante siano in molti a ritenere che le lauree umanistiche non garantiscano un adeguato sbocco occupazionale, le future matricole non rifiutano del tutto l’idea di iscriversi ad una facoltà letteraria. In questi casi, si cerca il corso di laurea che abbia maggiori potenzialità sul fronte professionale.
Eppure i dati parlano chiaro: le nuove professioni sono quelle più richieste dal mercato. Perchè allora ancora oggi ci sono corsi altamente specializzati ed innovativi dove l’affluenza è bassissima? Perchè i ragazzi di fronte alla domanda: «sai cosa fa un web designer?» dimostrano di non saper rispondere? Certo questi stessi ragazzi hanno valide attenuanti, essendo chiamati a un impegno non proprio lieve: devono orientarsi fra oltre 5mila corsi di laurea.

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