Cronache

"Ragazze usate a piacimento": il pm inchioda il branco di nordafricani

Il branco di Piazza Duomo avrebbe "aggredito le persone offese utilizzandole a proprio piacimento e per soddisfare le proprie pulsioni in spregio a ogni forma di rispetto della persona"

"Ragazze usate a piacimento": il pm inchioda il branco di nordafricani

Stavolta nemmeno la sinistra più progressista può provare a scaricare la colpa sul "patriarcato" o buttarla sul buonismo, se si parla di un branco di predatori sessuali. Come ha già spiegato nel corso dell'ultima puntata di Quarta Repubblica, trasmissione in onda su Rete 4, il giornalista Toni Capuozzo, il caso della 19enne aggredita e molestata da un gruppo di stranieri in piazza del Duomo a Milano è, in realtà, connesso alla tradizione islamista della Taharrush gamea e ricorda da vicino quanto accaduto a Colonia, in Germania, sei anni fa. Come riporta La Repubblica, infatti, che cita le carte della Procura, i due i fermati nell'indagine coordinata dalla procura di Milano e condotta dalla Squadra mobile sulle aggressioni e molestie avvenute la notte di Capodanno a Milano nei confronti di almeno nove ragazze, avrebbero individuato una ragazza poi avvicinata dai due con una scusa. Subito dopo altri, dandole la schiena, avrebbero creato una grande confusione, gridando e formando una sorta di "muro umano" per nascondere quanto di orribile stava accadendo.

Cosa dice il decreto di fermo

Nel decreto di fermo si dice che non non solo i due nordafricani avrebbero agito con modalità da "branco" ma che hanno "aggredito le persone offese utilizzandole a proprio piacimento e per soddisfare le proprie pulsioni in spregio a ogni forma di rispetto della persona". Fermati e complici - si legge - hanno "agito con la consapevolezza di poter approfittare dei festeggiamenti per il Capodanno per garantirsi l'impunità" e si sottolinea che "l'efferatezza della condotta (...) dimostra la spiccata pericolosità" dei due ragazzi, i quali se lasciati liberi potrebbero "compiere altri delitti della stessa indole, anche sfruttando la forza di intimidazione del violento gruppo e compiere altri delitti della stessa indole, anche sfruttando la forza di intimidazione del violento gruppo". Il fermo dei due indagati, Mahmoud Ahmed Abdelrahman Ibrahim e Abdallah Bouguedra, di 18 e 21 anni, è motivato dal pericolo di fuga. Il provvedimento è stato eseguito stamattina, dopo che per tutta la notte sono state sentite le vittime delle violenze in Duomo.

"indagati in procinto di lasciare l'Italia"

Secondo i pm, i due avrebbero avuto dei "contatti all'estero" e, per questo motivo, la procuratrice aggiunta Letizia Mannella e la pm Alessia Menegazzo, hanno emesso un decreto di fermo ritenendo che sussistesse il pericolo di fuga, in quanto i due indagati sarebbero stati in procinto di lasciare l'Italia. Entrambi italiani di seconda generazione, sono accusati di aver partecipato a due delle tre aggressioni. Come ha sottolineato il senatore Giovanbattista Fazzolari, responsabile del programma di Fratelli d'Italia, è ormai palese che "le violenze perpetrate a Milano la notte di Capodanno a danno di giovani donne altro non sono che episodi di 'Taharrush gamea', la criminale pratica che indica una molestia collettiva, con aggressioni nei confronti delle donne che possono sfociare in violenza sessuale". Al di là di ogni ragionevole dubbio, ha sottolineato, gli episodi di Milano "ricordano in modo chiaro quanto accaduto a Colonia e in numerose altre città europee nella notte di San Silvestro di sei anni fa". Nei giorni scorsi avevano generato non poche polemiche le infelici dichiarazioni della segretaria metropolitana del Pd, Silvia Roggiani, che aveva dato tutta la colpa di quanto accaduto al solito "patriarcato".

No, il problema è l'islam radicale, piaccia o meno ai buonisti.

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