Prima erano stati i presepi a scatenare le proteste lo scorso Natale. Ora ci pensa la Via Crucis a metterà contro la parrochia di Sant'Eustorgio ad Arcore e la Lega Nord, per quella decisione di far vestire da profughi i bambini che hanno preso parte, dopo che già la Natività era stata posta su un barcone.
Coperte termiche, cartelli al collo con scritte che recitano frasi come "Scappo perché non ho scelto". Così si sono dovuti vestire alcuni che hanno preso parte al momento del Triduo pasquale, scatenando le proteste dell'ex sindaco e ora capogruppo della Lega in consiglio comunale, Enrico Perego.
"Ancora una volta assistiamo ad uno stravolgimento della nostra tradizione religiosa più significativa come la Via Crucis per far posto a messaggi che non possono non avere richiami politici", scrive su Facebook.
E alle sue parole fa eco l'onorevole Paolo Grimoldi, deputato dello stesso partito, che aggiunge: "È inaccettabile che si faccia una via crucis con gli immigrati, stravolgendo uno dei momenti più significativi della nostra tradizione religiosa.
Tra l'altro un episodio non inedito nelle diocesi brianzole, pensando a quanto accaduto a gennaio nella chiesa Regina Pacis di Monza dove per la preghiera della pace era stata messa la bandiera arcobaleno sull'altare e le foto di migranti al posto delle tradizionali immagini della Via Crucis, causando la reazione giusta e comprensibile di alcuni parrocchiani che avevano deciso di andarsene boicottando la funzione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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