Cronache

Scuola, cosa succede se un alunno è positivo

La prima bozza delle linee guide messe nero sul bianco dal Cts e il governo per il rientro a scuola in sicurezza: se lo spazio non è abbastanza, si fa lezione in una tensostruttura

Scuola, cosa succede se un alunno è positivo

Quali saranno le linee guida per il rientro a scuola? È una delle domande più gettonate di questo ''bizzarro'' agosto in cui la curva dell'epidemia fa segnare un andamento incerto e di difficile interpretazione. Fatto sta che il 14 settembre è di là da venire e, ora più che mai, urge mettere nero su bianco le direttive per garantire agli studenti la ripresa delle attività scolastiche in totale sicurezza. Sebbene la pianificazione definitiva sarà annunciata il prossimo 31 agosto, pare che il Comitato tecnico scientifico e il governo abbiano già pronta una bozza. Ma quali saranno le novità?

Linee guida definitive a fine agosto

Tutto dipenderà dall'andamento della curva epidemiologica. Stando a quanto riferisce il Corriere della Sera, spetterà al Cts dare il via libera definitivo per il ritorno tra i banchi. Dati dell'infezione alla mano, dunque, la scelta è rimandata all'ultima settimana di agosto e farà testo alla progressione - o digressione - dell'infezione.

Obbligo di mascherine

"A scuola in presenza senza eccezioni", questo è quanto. Ovviamente, come da pronostico, bisognerà osservare scrupolosamente le distanze - l'ormai celeberrimo ''metro di sicurezza'' - e accertare che tutti gli ambienti siano sanificati al millimetro. Inoltre, è probabile che si richiederà agli studenti, e all'intero personale scolastico, di indossare la mascherina e igienizzare le mani prima dell'ingresso in aula.

Banchi monoposto sì ma non per tutti

Resta ancora ingarbugliata la questione relativa all'uso dei banchi monoposto (quelli con le rotelle, per intenderci). A quanto pare, non saranno disponibili per tutti gli istituti scolastici. La scelta governativa è quella di privilegiare, almeno all'inizio, le situazioni di maggiore difficoltà e le scuole con spazi ridotti dove è più complicato assicurare il distanziamento tra gli studenti.

''Tensostrutture'' in alternativa alle aule tradizionali

Se le aule non bastano, bisognerà reperire sul territorio locali da destinare all'attività didattica (palestre, oratori e teatri). L'individuazione degli spazi sarà demandata ai dirigenti scolastici che, in caso di indisponibilità, dovranno provvedere all'allestimento di tensostrutture - delle sorta di tendoni - nelle aree adiacenti all'istituto.

Che cosa succede se in classe c’è un contagiato?

La risposta è complessa e non ha un’unica soluzione. Nel caso in cui il contagiato sia un ragazzo che non ha avuto particolari altri contatti, la classe si chiude, si sanifica e gli studenti fanno per 14 didattica a distanza. Diverso il caso in cui il contagiato sia un’insegnante, che di norma frequenta più classi. Ancora diverso il caso in cui il contagiato abbia frequentato la palestra o la mensa: in questi casi ovviamente il rischio di coinvolgimento nel contagio è più alto e bisognerà comportarsi di conseguenza.

Esenzioni per le persone ''fragili''

Varrà il protocollo tra governo e sindacati. Il personale della scuola che per particolari condizioni di età o di patologie che non consentono l’esposizione in periodo di pandemia daranno esentati dalla presenza a scuola.

Responsabilità penale dei presidi

Dopo le contestazioni dei dirigenti scolastici il governo - riferisce ancora il Corriere della Sera - si appresta a fornire "un quadro di indicazioni chiare che se seguite libereranno i dirigenti scolastici dai rischi penali connessi al virus".

Tuttavia, l'immunità dei presidi non potrà essere sancita per legge.

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