Rimini, due fratelli sparano a forestali scambiandoli per lupi

I carabinieri, assieme alle guardie venatorie, stavano effettuando un censimento sui lupi presenti in zona, servendosi di un richiamo pre-registrato. Non appena è stato messo in funzione lo strumento, i due fratelli hanno esploso alcuni colpi d’arma da fuoco in direzione degli ululati

Rimini, due fratelli sparano a forestali scambiandoli per lupi

Sono finiti nei guai due fratelli di Pesaro che nella località di Serra di Valpiano (Rimini) hanno sparato contro una pattuglia composta da carabinieri e guardie venatorie.

Il fatto è avvenuto intorno alle 22 di notte del 18 agosto, ma solo oggi sono stati rilasciati tutti i dettagli in merito.

I due uomini, uno di 53 anni e l’altro di 48, si trovavano accampati in una vecchia roulotte, quando sono stati sorpresi dall’inconfondibile ululato di un lupo. In realtà, però, non si aggirava alcun animale nei pressi dell’area dove sostavano i fratelli. Si trattava, infatti, di un’operazione delle forze dell’ordine.

I forestali e le guardie venatorie stavano cercando di censire la popolazione di lupi presente nella zona boschiva tramite la tecnica del “wolf howling”, ovvero un richiamo effettuato tramite l’emissione di ululati registrati a cui gli animali dovrebbero dare risposta.

I fratelli, tuttavia, complici il buio e l’adrenalina, non si sono sincerati della situazione ed hanno esploso alcuni colpi di rivoltella in direzione dei suoni, mancando di poco i militari ed i loro collaboratori. Nessuno, fortunatamente, è rimasto ferito, ma i carabinieri hanno individuato in fretta il luogo dal quale erano provenuti gli spari e raggiunto i due uomini. Questi hanno inizialmente negato di avere sparato, ma infine uno dei due ha ammesso la propria responsabilità, spiegando la motivazione del loro gesto. Le ragioni apportate non hanno comunque potuto giustificare il loro agire totalmente sconsiderato, pericoloso e vietato dalla legge.

I carabinieri hanno pertanto sequestrato le due armi da fuoco di cui gli uomini erano in possesso. Si tratta di una Wesson Firearms calibro 44 magnum ed una Smith&Wesson calibro 500. Le due pistole dovevano avere un utilizzo unicamente sportivo, per cui i fratelli sono stati denunciati per porto abusivo di arma comune da sparo. Non solo.

A seguito dei controlli effettuati sul terreno di loro proprietà, sono emersi numerosi abusi edilizi. La roulotte dove alloggiavano era abusiva, così come la tettoia aggiunta successivamente, e le recinsioni poste attorno al perimetro.

Le indagini a riguardo sono ancora in corso.

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