A Roma, un egiziano di 30 anni è stato arrestato per avere sequestrato in casa moglie e figlia nel proprio appartamento di via della Stazione di La Storta, con le finestre chiuse a chiave, senza telefono e completamente isolate dal mondo esterno. Questa la storia di una donna egiziana di 22 anni (in stato di gravidanza) e del proprio bambino di quasi un anno.
Quando i poliziotti sono arrivati nell'edificio, per accertare la segnalazione fatta da alcuni testimoni attratti dal pianto di un bambino, si sono diretti verso l'appartamento della vittima. Da una finestra, hanno potuto intravedere un bimbo che "gattonava" sul pavimento e una donna seduta vicino ad un tavolo intenta a leggere un libro.
Quando ha visto gli agenti, malgrado la sua non perfetta conoscenza della lingua italiana, la ragazza-madre è riuscita a spiegare di non poter aprire la porta perché il marito l'aveva chiusa dall'esterno, portandosi via le chiavi. Tuttavia, grazie alle indicazioni fornite dalla donna, i poliziotti sono riusciti a rintracciare il marito.
Recuperate le chiavi dell'appartamento, gli agenti della Polizia di Stato hanno così posto fine alla segregazione della mamma e del proprio figlioletto.
L'uomo, un egiziano di 30 anni, è stato accompagnato negli uffici del commissariato Ponte Milvio dove, al termine degli accertamenti, è stato arrestato per sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia.La mamma ed il bambino invece, sono stati accolti presso una casa famiglia protetta.
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