Sono almeno tre i soggetti che avrebbero incendiato mercoledì notte il camper dei rom a Centocelle, nella periferia di Roma, dove sono morte tre sorelle.
Uno dei killer era stato identificato dalla polizia attraverso il video registrato con le telecamere di videosorveglianza del centro commerciale: si vedeva chiaramente l'immagine di un uomo alto, magro e il viso scavato mentre lanciava una molotov artigianale.
L'uomo identificato ha circa 30 anni ed è già noto alle forze dell'ordine per precedenti di rapina, furto e ricettazione. Alcune testimonianze, però, hanno fatto frenare l'indagine e, come riporta l'edizione odierna de Il Messaggero, adesso il killer si starà già nascondendo o sarà già partito verso un'altra destinazione.
La strage, comunque, avrebbe alle spalle vendette e interessi economici. Testimoni dicono di aver sentito schiamazzi nel piazzale poco prima del rogo e di aver distinto almeno tre voci diverse. Romano Halilovic ha raccontato di aver ricevuto intimidazioni che lo hanno spinto, insieme alla famiglia, a lasciare il campo rom di via Salviati. La madre di Romano, invece, ha parlato di vendette legate alla morte della studentezza cinese, Yao Zhang, travolta da un treno mentre inseguiva i ladri rom.
L'ultimo avvertimento alla famiglia era comunque arrivato
una settimana fa quando era stato incendiato un altro camper utilizzato dalla famiglia come magazzino dopo la fuga. Intanto ieri sera nella comunità di Sant'Egidio è stata fatta una veglia in memoria delle tre sorelle.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.