Due anni di reclusione per il coach oltre all'interdizione perpetua dall'ufficio di "tutela, curatela, amministrazione di sostegno di minori o incapaci, dall'esercizio della professione di allenatore sia nelle scuole che nelle società sportive". È questa la condanna pronunciata dal tribunale di Nuoro nei confronti di Roberto Deiana, 47enne allenatore di pallamano della Handball Athletic Club nuorese, che militava in A2. L'uomo è stato accusato da un'atleta straniera di origine rumena di violenza sessuale. È stato invece assolto dall'accusa di tentata violenza nei confronti di un'atleta italiana, perché il fatto non sussiste. Un processo che andava avanti dal 2015.
I fatti sarebbero accaduti tra il 2011 e il 2013 e la ragazza all'epoca era minorenne. L'atleta straniera aveva accusato l'allenatore di due distinti episodi che sarebbero accaduti in hotel in occasione di due trasferte della squadra sarda.
Il pm aveva chiesto tre anni e sei mesi di reclusione, mentre l'avvocato di Deiana l'assoluzione sostenendo che le accuse, in particolare da parte della straniera, derivavano dal fatto che l'aveva escluse dalla squadra. Deiana è molto conosciuto nell'ambiente della pallamano anche per aver allenato la nazionale giovanile e per aver vinto anche uno scudetto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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