Così Schettino può uscire dal carcere

Il comandante Francesco Schettino, condannato a 16 anni per il naufragio della Costa Concordia, potrebbe beneficiare di misure alternative alla detenzione in carcere dal prossimo maggio

Così Schettino può uscire dal carcere

Il comandante Francesco Schettino, condannato a 16 anni per il naufragio della Costa Concordia, potrebbe tornare in libertà prima del previsto. Stando a quanto riporta Il Messaggero, il 61enne sarà ammesso a misure di detenzione alternativa al carcere a partire dal prossimo maggio. Intanto, i suoi avvocati sono in attesa di riscontro per la richiesta di revisione del processo alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo.

La nuova vita di Schettino

Sono trascorsi quasi 5 anni da quando il comandante Francesco Schettino ha varcato la soglia del carcere di Rebibbia, dieci esatti dal naufragio della Costa Concordia. Trentadue persone morirono al largo dell'isola del Giglio quella drammatica sera del 13 gennaio 2012. Durante il processo, Schettino negò le responsabilità della tragedia senza mai mostrare alcuna empatia con le vittime. Restò in silenzio anche quando, nel maggio del 2017, fu costretto ad incassare una condanna a 16 anni per omicidio plurimo colposo. I giudici della Cassazione definirono la sua condotta "negligente": abbandonò la nave senza prima assicurare la vita dei viaggiatori e del personale di bordo. Ma da quel giorno, ne è passato di tempo. Chi ha conosciuto Schettino in questi anni di detenzione racconta di un uomo "diverso", ben lontano dal capitano spavaldo dei primi tempi.

Le letture e gli hobby

L'accoglienza al reparto 8 - "il penalino" - di Rebibbia non fu di certo delle più entusiasmanti da parte degli altri ergastolani. Ma pian piano Schettino, che oggi ha 61 anni, è riuscito ha trovare il suo equilibro conquistando la fiducia e il rispetto dei compagni di cella. In questi quattro anni e mezzo si è dedicato allo sport: tennis, ping pong, anche calcio balilla. Ha comunicato tanto, inviando email agli altri detenuti e scrivendo sul giornale. Ha approfondito il tema della meditazione trascendentale divorando testi in lingua straniera. Studia giurisprudenza e giornalismo, due vecchie passioni. Nel tempo libero attende pazientemente la visita dei familiari anche se, per via della pandemia, negli ultimi 500 giorni non ha potuto rivedere nessuno dei parenti. Neanche l'amatissima figlia Rossella che, alla vigilia del tragica ricorrenza, chiede rispettoso silenzio.

Il ritorno alla libertà

Una condotta da detenuto esemplare quella di Schettino nonostante continui a negare di aver voluto abbandonare la nave. A partire dal prossimo maggio, il 61enne potrebbe beneficiare di misure di detenzione alternativa al carcere.

Intanto, i suoi legali sono in attesa di riscontro da parte della Corte Europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo per la richiesta di revisione del processo formulata 4 anni fa. C'è chi è pronto a scommettere che, a fine pena, il comandante sorrentino lascerà l'Italia nel tentativo di rifarsi una vita all'estero.

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