La sorella crede che sia stato ucciso. Invece è dentro per stupro

L’imprenditore era stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Nizza. Qualcosa però sembra non tornare

La sorella crede che sia stato ucciso. Invece è dentro per stupro

La sorella lo crede morto, forse ammazzato e, preoccupata, decide di andare a denunciarne la scomparsa ai carabinieri di Ventimiglia. Giovedì 14 novembre si è presentata davanti al maresciallo Nocella per effettuare la denuncia di scomparsa di Alessandro Grasso, 52enne residente a Cinisello Balsamo. Invece il fratello, imprenditore nel settore dei mobili, si trovava dietro le sbarre, rinchiuso nel carcere di Nizza, in Francia. Da ben quattro giorni, con l’accusa di stupro e tortura nei confronti di una donna con casa sulla Costa Azzurra. La gendarmerie lo aveva salvato dal linciaggio da parte degli amici della presunta vittima. Qualcosa però, come riportato nell’articolo de Milano Corriere, sembrerebbe non tornare nella ricostruzione di quanto avvenuto. Prima di tutto il fatto che la sua permanenza in carcere sia stata resa nota solo in seguito alle indagini avviate dalla denuncia di scomparsa fatta dalla sorella di Grasso. Come hanno sottolineato i legali Sophie Jonquet e Alexandro Maria Tirelli, dello studio di diritto penale internazionale International lawyers associates, si sarebbe davanti a una strana e misteriosa vicenda ancora da verificare del tutto. Considerando anche il fatto che fino a poco prima accusato e vittima avevano tra loro “rapporti amorevoli e che più cordiali”. Certo, l’imprenditore potrebbe anche avere avuto un raptus di violenza improvviso.

Il racconto della sorella

D’altro canto però c’è anche il racconto che la sorella ha fatto ai militari al momento della denuncia. La donna avrebbe detto di essere stata raggiunta nella mattinata di domenica, 10 novembre, a Ventimiglia da una donna che le avrebbe raccontato di un festino a base di alcol avvenuto a Nizza, e al quale il fratello e la sua amica avrebbero partecipato. I due avrebbero avuto un rapporto sessuale e in seguito la donna era stata ricoverata in ospedale con segni di lesioni evidenti in tutto il corpo, e ferite compatibili con una aggressione sessuale. Quando Grasso è stato informato di quanto avvenuto è partito subito per la Francia per capire cosa era accaduto. Quando è arrivato in ospedale però ha trovato sia gli amici che i parenti della vittima, i quali lo hanno aggredito e insultato. Il 52enne ha rischiato di essere linciato. Solo l’intervento dei poliziotti francesi ha evitato il peggio. La sorella dell’imprenditore aveva cercato di contattare il fratello attraverso WhatsApp, non vi era però riuscita a causa del sequestro del telefonino da parte della polizia.

Tre le ipotesi

Sarebbero tre le ipotesi al vaglio dei gendarmi. La prima sarebbe basata su un gioco sadomaso finito male, avvenuto tra i due protagonisti della vicenda, entrambi consenzienti. La seconda riguarderebbe il ripensamento improvviso della donna, che non sarebbe stato stato però ascoltato dall’uomo.

La terza ipotesi prenderebbe invece in considerazione gli amici della vittima, non proprio ottime persone. Le stesse che sul web hanno ricordato a Grasso: “Stai per morire, lo sai”. Queste parole suonano come una futura vendetta all’interno del carcere francese.

Segui già la pagina di Milano de ilGiornale.it?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica