Coronavirus

"Speranza è troppo ottimista". Ecco la verità sulle aperture estive

L'infettivologo Bassetti invita alla prudenza: "Dobbiamo prepararci per l'inizio dell'autunno. Potrebbe esserci una quarta ondata davvero pesante"

"Speranza è troppo ottimista". Ecco la verità sulle aperture estive

Non esagerare con le promesse, smussare le aspettative, fare i conti con la realtà e guardare al futuro: Matteo Bassetti è stato chiarissimo e invita le istituzioni a non creare false illusioni ai danni dei cittadini. Sebbene la campagna di vaccinazione abbia subito una accelerazione grazie al nuovo piano del commissario Figliuolo, la strada per tornare alla normalità è ancora lontana e altri sacrifici potrebbero essere necessari nella lotta al Coronavirus. Per questo l'infettivologo ha ridotto la dose di entusiasmo del ministro Roberto Speranza: "Sul fatto di essere fiducioso per l'estate, è stato forse troppo ottimista. In questo momento è giusto che dia messaggi rassicuranti, però dal punto di vista operativo l'estate è dietro l'angolo".

In sostanza il direttore della Clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova ha invitato non tanto a concentrarsi sull'estate, "nella quale credo sia utopico pensare di tornare alla normalità", ma sul fatto di "mettere in sicurezza italiani e prepararci per l'inizio dell'autunno". Speranza ieri, intervenuto ai microfoni di Domenica in su Rai 1, si era così espresso in vista della stagione estiva: "Penso che faremo un'estate diversa rispetto alle giornate che stiamo attraversando di oggi ancora con le restrizioni".

L'ombra della quarta ondata

Bassetti poi, contattato dall'Adnkronos, ha ribadito quanto sia importante arrivare a novembre con un'immunità di gregge tra il 70% e il 75%. In caso contrario le conseguenze potrebbero essere davvero pericolose e difficili da digerire: "Potrebbe esserci una quarta ondata davvero pesante, soprattutto se ci arrivassimo senza essere immunizzati". Inoltre sul suo profilo Facebook ha toccato il caso AstraZeneca, rassicurando gli italiani sulla sicurezza e sull'efficacia: "L'efficacia per le forme sintomatiche è stata del 79% e del 100% per le forme gravi o il ricovero ospedaliero. L'efficacia si è mantenuta in tutte le fasce di età con valori che hanno raggiunto l'80% in quelli con più di 65 anni. Anche per quel che riguarda gli effetti collaterali, il vaccino si è rivelato sicuro senza alcun episodio di trombosi".

Il "caso Scanzi"

L'infettivologo infine ha commentato il caso relativo ad Andrea Scanzi: il giornalista si è vaccinato grazie alla lista di riserva nonostante la Toscana sia la penultima Regione in quanto a somministrazioni agli over 80. "Non una è bella immagine quella di un Paese che non è in grado di vaccinare gli 80-90enni mentre uno come Scanzi si sia immunizzato.

Ancora non abbiamo capito che prima dobbiamo vaccinare chi è anziano e chi ha condizioni di salute precarie", è la posizione di Bassetti.

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